L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’8^ giornata di serie B attraverso un articolo a firma Tullio Calzone.
Non c’è solo l’orgoglioso riscatto di Pippo Inzaghi, uomo solo al comando col suo Pisa che torna a far parlare di sé per concretezza e determinazione piegando un Cesena forse illuso dal successo di Coppa Italia e battuto all’Arena. C’è anche Massimo Coda, l’Ispanico, sul podio dei bomber più grandi di sempre della B in attesa di salire sul gradino più alto. Magari corroborando le ambizioni di una Sampdoria che inciampa in una Juve Stabia sempre micidiale in trasferta. Dopo Bari, presa anche Genova: ed è festa grande. L’8ª giornata conferma che sono tante le cose da rimettere a posto soprattutto per due grandi che con prospettive diverse capitolano alla prova dei fatti. Fa rumore l’ennesimo passo falso del Frosinone.
Il gol griffato da Cicconi è stato il 1º in assoluto segnato dalla Carrarese ai ciociari che nei 5 precedenti (4 in C e uno in Coppa Italia) avevano sempre sconfitto i toscani senza mai subire una sola rete. Vivarini s’intesta così la peggiore partenza della storia dei giallazzurri in cadetteria. Ma non è tempo di verdetti affrettati. Intanto perché la società ha idee chiare su questo torneo agli albori e poi perché la possibilità di rimediare è intatta.
Scivolato a 8 punti dal 1º posto e a 5 dal 2º che vale la A diretta, anche il Palermo avrà l’opportunità di riflettere sulle cose da migliorare. La sconfitta patita contro la Salernitana rischia, tuttavia, di lasciare il segno sulle certezze di una squadra incapace di essere continua e di affondare i colpi quando il salto di qualità è a un passo. Ecco perché i fischi a Dionisi sembrano esagerati e non aiutano. Svolta, invece, Martusciello, anche lui messo in discussione da un ambiente impaziente per le sconfitte o le mancate vittorie, ma non per il gioco della squadra migliorata anche grazie a qualche accorgimento tattico e nella scelta degli uomini che l’ex vice di Sarri s’è deciso ad adottare. Come quel Simy al centro dell’attacco che tanto bene ha fatto alla squadra e ai compagni. A volte basta poco per ottenere tanto di più. Come al Bari che spinge Stroppa sull’orlo della crisi poi è costretto a urlare per un rigore evidente negato che sarebbe stato oro colato per Longo. Anche al Var si può fare meglio e di più!