L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla serie B giocata nel weekend appena trascorso riportando un editoriale di Tullio Calzone, esperto del campionato cadetto.
Scelta a piacere per individuare lo spot più efficace a spiegare questa Serie B che assume sempre più le sembianze di un flipper impazzito tra gioie e delusioni infinite. Imprevedibile e bellissimo, il campionato non risparmia sorprese. Alla capolista serve un’incursione al 95’ di Monterisi per evitare una clamorosa sconfitta dopo averne scampata un’altra col Cagliari una settimana fa. Le scintille alla fine tra due tecnici passionali che di solito non le mandano a dire, come Bisoli e Grosso, raccontano tutta l’intensità dello scontro tra ciociari e bolzanini. Il Frosinone frena ancora ma non perde nulla dello spirito che l’ha portato al comando delle operazioni e allunga sul 3º posto, ora 9 punti più giù. Non molla la Reggina che passa a Brescia e inguaia Clotet con un approccio al match micidiale.
Una vendetta fredda per Inzaghi, allontanato dalla panchina delle Rondinelle in piena lotta per la A per i soliti capricci di Cellino solo pochi mesi fa. Ma i calabresi vanno oltre le rivalse personali del loro allenatore e accorciano sul 1º posto, ora 3 punti più su in attesa di Reggina-Frosinone da stropicciarsi gli occhi. Il blitz al Rigamonti consente inoltre di allungare sulle inseguitrici incapaci di affondare i colpi. Basta così un solo punto anche al Bari per tenere le postazioni, anche se Mignani non trova il successo da 7 gare (8 col ko di Parma in Coppa Italia) e D’Angelo chiama in causa addirittura Messi per un rigore non dato al Pisa complice un pugno in pieno volto rifilato a Toure di Caprile in uscita.
Due legni fanno imprecare anche i Galletti a cui manca un finalizzatore come Cheddira in Qatar. Ce ne sono in abbondanza in altri due incroci che danno la dimensione della giornata: ad Ascoli una girandola di emozioni, con Bucchi che rimedia due volte il pari nonostante l’espulsione di Gondo. Longo ritrova Mancuso, ma non vince. Spettacolare ance il derby emiliano tra Spal e Modena che va in scena dopo 20 anni. Chi avesse dato per spacciato Tesser, è servito. Modena alle soglie del perimetro playoff. E non era scontato! Va male, invece, a De Rossi, alla 3ª sconfitta di fila e sull’orlo di una brutta crisi. Esattamente come questo Benevento di un altro campione mondiale che ci resta male. La sconfitta col Palermo è pesante, al di là di polemiche per un arbitraggio per i sanniti da dimenticare. La gioia di Corini si chiama Brunori, infallibile cecchino al “Vigorito” ed emulo di Maradona mancato solo per un palo!