L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla giornata di serie B attraverso un pezzo di Tullio Calzione.
Non c’è solo il travolgente Frosinone ad allungare le mani sulla A. Il conto alla rovescia è già iniziato per Grosso. Ma anche il Bari non smette di farci un pensierino. Anzi a crederci con tutto se stesso, benché il campionato continui a perdere pezzi per strada. Se, infatti, Mignani certifica le proprie ambizioni di promozione diretta (alla faccia di chi continua a sostenere che la multiproprietà sia un ostacolo insormontabile per la famiglia De Laurentiis) passando addirittura in casa di una rivale diretta come il SudTirol indomito di Bisoli, c’è chi cambia ancora allenatore. Le dimissioni a Benevento di Roberto Stellone, che fanno onore all’autenticità del tecnico capitolino capace come sempre di assumersi le proprie responsabilità, sono il 24º cambio stagionale in panchina che aggrava il record negativo di questo torneo e rilancia una vecchia conoscenza come Andrea Agostinelli.
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Toccherà all’allenatore anconetano tentare l’impresa impossibile: centrare un miracolo sportivo al momento inimmaginabile per i sanniti. Anche perché la povera Strega, solo un anno fa in lotta per la A, è evaporata, nonostante i cospicui investimenti effettuati dal patron Oreste Vigorito, al 4º allenatore di una annata amarissima e indecifrabile, logica conseguenza però di scelte sbagliate sin dall’inizio che hanno nome e cognome. Comunque, se i Galletti provano a rendere vibrante queste ultime 6 giornate lanciando l’assalto al 2º posto, complice il mezzo passo falso del Genoa che si fa riprendere dal Como nonostante il doppio vantaggio, la bagarre che si intravede in zona salvezza, se possibile, è ancora più avvincente.
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Proprio così, perché le inattese sconfitte interne del Perugia col Modena e del Cittadella col Parma arricchiscono lo scenario di soluzioni inaspettate. Mentre continua la serie sì del Cosenza, indenne a Palermo, dove Viali sfiora la 4ª vittoria di fila. Chi avesse dato per spacciati i silani, dovrà rivedere le proprie preveggenze da oracolo sbagliate. Perché in questa B non si può dare nulla per scontato e la sensazione sempre più confortata dai fatti è che alle spalle del Frosinone, ormai con le mani sulla A, può succedere di tutto. Dal 2º posto, alla salvezza, passando per playoff e playout, verdetti tutti da scrivere. E anche Agostinelli il temerario può dunque sperare di ballare.