Calzone: “Corini Il limite sottile tra la possibilità di competere per la A e un fallimento. Il punto di giornata in serie B”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla 17^ giornata di serie B attraverso un editoriale dell’esperto di B Tullio Calzone.

Capitano non giocatore di un Palermo indecifrabile, prima ancora che il responsabile tecnico, Eugenio Corini è diventato davvero l’immagine stessa della sua squadra. Tutta la sofferenza che attraversa la testa dei suoi uomini in campo – che certo non si può dire non giochino per lui – la si legge interamente e intatta nelle smorfie del suo volto durante l’ennesima gara tormentata. Dopo un approccio tutt’altro che deciso, Lucioni e compagni salgono sull’altalena e rischiano di gettare al vento l’ennesima opportunità di una stagione che resta complicata.

Il pareggio rocambolesco e doloroso di Parma ha generato rabbia, la rimonta del Pisa ha consentito di sprigionare energie recondite a cui bisognerà attingere a piene mani per sanare quel gap che continua a tenere i rosanero lontani dal vertice della classifica, ma saldamente nel perimetro playoff. Anzi il gol provvidenziale di Segre permette di guadagnare punti preziosi su tutte le antagoniste che alla vigilia dell’incrocio con la spigolosa compagine di Aquilani precedevano in classifica i siciliani. Certo, le inattese sconfitte di Cremonese e Venezia, nonché il pari a Cosenza della capolista Parma, autorizzerebbero altre speranze, al momento, tuttavia, abbastanza fantasiose. Anche perché sciupare con l’uomo in più quel doppio vantaggio griffato da Insigne e Brunori in cinque minuti di incomprensibile blackout è un passo falso che sottolinea paure evidenti.

I fantasmi del recente passato che avevano annullato una partenza esemplare dal punto di vista della classifica e fatto gonfiare un ambiente ostile attorno alla squadra sono riemersi puntuali davanti ai 16 mila del Barbera. E non basterà il gol di Segre e una vittoria pure fondamentale a cancellarla con un colpo di spugna. Bisognerà crescere e lavorarci su. Corini ne è consapevole e dopo aver mantenuta intatta la fiducia della società, ha altre due gare a disposizione per tornare a graffiare e per cancellare queste imperdonabili indecisioni che rappresentano il limite sottile tra la possibilità di competere per la A e un fallimento, ovviamente, da scongiurare.

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Redazione Ilovepalermocalcio