Attraverso un editoriale su “Il Corriere dello Sport” il giornalista Tullio Calzone ha fatto il punto sulla giornata di serie B e si sofferma ampiamente sul Palermo e su Brunori.
La notte magica della B porta tante indicazioni in un campionato che, come al solito, sembra incanalarsi sulla traiettoria dell’equilibrio. Chi si prende la scena e spacca il copione è Matteo Brunori. Insolitamente ritardatario in zona gol, il cecchino del Palermo torna protagonista a modo suo e piega un Venezia che di arrendersi non ha proprio nessuna intenzione. Al gol all’alba del match dopo nove minuti di gioco dell’italo-brasiliano, replica da par suo il funambolico Pohjanpalo .
Ma il Palermo deve riscattare la sconfitta in casa con il Cosenza e non si accontenta di un pari e con Brunori in serata l’impresa è praticamente servita. Tripletta da eroe e una risposta netta a chi critica ingenerosamente Corini che, invece, con il blitz in Laguna scavalca in un colpo solo i veneti, il Catanzaro (oggi in campo in casa con il Cittadella, mentre il Bari va a Parma per il più classico dei crash test) e il Modena. Bianco sale piano, non prima, tuttavia di aver sfiorato il colpaccio in casa di Bisoli e del suo spericolato SudTirol. Ma il tecnico di Porretta Terme a certe latitudini è una certezza.
Funziona subito, per la verità, anche Giovannino Stroppa che si catapulta sull’altalena di un campionato rompicapo e, dopo il pari con l’Ascoli al debutto allo “Zini”, sbanca il Cosenza e si ricandida per un torneo da vertice. Facile se hai Coda in prima linea, altro cecchino implacabile. Una questione di bomber Ascoli-Ternana, altra gara piena di insidie e prodezze. Come quella che compie Viviano negando a Federico Dionisi il più classico gol dell’ex, con Aureliano che deve affidarsi al Var per capirci qualcosa in una gara ingolfata di episodi dubbi.
Dopo il rigore neutralizzato dal portiere dell’Ascoli, serv ono due on field review al fischietto bolognese per annullare due gol e il possibile pari ternano. Ma a fare la differenza è Pedro Mendes che con una doppietta fa esultare Viali e punisce ancora Lucarelli che deve aggrapparsi a una prova da Fere della sua squadra, ancora però sterile e inconcludente.