«Non siete capaci di segnare neppure in una gara combinata…». Non una frase qualunque. Di più: non una frase qualunque pronunciata da un tecnico qualunque. Nel giorno della prima udienza preliminare sul calcioscommesse, arrivano nuove accuse pesanti nei confronti di Antonio Conte, c.t. della Nazionale. A muoverle sono due ex giocatori del Bari, Vincenzo Santoruvo e Massimo Ganci (entrambi coinvolti in inchieste sulle combine). Le parole contro il loro ex allenatore sono contenute in un libro, editore Informant, scritto da Dario Nicolini, giornalista di Sky Sport: «Ingiustizia sportiva. Lo stano caso del Dr Palazzi e mister Conte», presentato ieri a Milano e disponibile solo in ebook (al prezzo di 3,99 euro). GIUSTIZIA NON È FATTA Il testo è una coraggiosa cronistoria degli scandali che hanno investito il calcio negli ultimi anni, ma non si limita solo a raccontare gli eventi. Scava in profondità e mette in evidenza le crepe e l’incongruenza della giustizia sportiva che finisce sul banco degli imputati per lo scarso equilibrio, un notevole pressapochismo e sentenze opache per non dire sospette. Insomma, alcune scelte di Stefano Palazzi lasciano perplesso l’autore e sembrano avere un filo conduttore: richieste di squalifica spietate nei confronti dei pesci piccoli, mentre diventano molto più soft quando a rischiare c’è un big o una squadra importante. PIGRIZIA Nel libro Nicolini svela tanti episodi rimasti ai margini delle inchiesta: il pezzo forte riguarda Chievo-Bari 2-2 del primo giugno 2008. Un pareggio deciso a tavolino, secondo Santoruvo e Ganci. Combine comunicata a giocatori e tecnici dal presidente pugliese Vincenzo Matarrese. Il motivo non sarebbe dovuto alle scommesse (anche se poi non è escluso che qualcuno ne abbia approfittato), ma alla pigrizia di Antonio Matarrese, all’epoca presidente di Lega e quindi incaricato di premiare la squadra vincitrice del campionato di Serie B. Al Chievo bastava un punto per raggiungere l’obiettivo ed evitare il sorpasso del Bologna. Matarrese sa già che il primo giugno sarà Verona per altri motivi e quindi chiede al fratello di evitare scherzi da parte dei biancorossi. E così il dirigente nei giorni precedenti la sfida comunica il desiderata a tutti, Conte compreso. Secondo Santoruvo l’allenatore era ben consapevole della combine, tanto da prenderlo in giro alla fine del primo tempo con il Bari sotto 2-1. Nella ripresa arrivò il pari su rigore proprio di Santoruvo. Rigore arrivato per un fallo davvero comico: sul web lo si può guardare. Come è sospetta la non esultanza dell’attaccante. Anche Ganci ha confermato la versione: gli audio dei due giocatori raccolti da Nicolini sono chiarissimi. Si aspettano ora le versioni-reazioni dei Matarrese e, soprattutto, di Conte.