Calcio europeo: il Psg «processa» l’ex rosa Cavani, addio vicino?

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla situazione di Edinson Cavani al Psg, ecco quanto si legge: “Stavolta a protestare è stato tutto lo spogliatoio, stanco delle lamentele tattiche di un giocatore che, nonostante certi privilegi, periodicamente sbuffa perché non fa l’attaccante vero. Cioè di riferimento di un reparto dominato dall’inamovibile ed efficace Ibrahimovic. Efficace in realtà lo è pure Cavani che la scorsa stagione, da esterno nel tridente del Psg, ha segnato 31 reti stagionali. Una in più dello svedese. Ma la scorsa estate, l’uruguayano aveva chiesto comunque garanzie per migrare dall’attuale 4-3-3 a un 4-4-2 più consono ai suoi gusti. Il tecnico Blanc invece ha mantenuto l’assetto base e Cavani medita di nuovo l’addio estivo: «Posso capirlo – analizza il tecnico –, ma devo privilegiare il collettivo». SUMMIT E il collettivo non vuole rinunciare al sistema che permette al Psg di dominare la Ligue 1, con un +20 sulla seconda, e di puntare alla Champions, obiettivo accarezzato da molti giocatori vicini all’addio o al tramonto, come Ibra, in scadenza a giugno. Così, durante il ritiro in Qatar, Zlatan ha incontrato Blanc insieme al capitano Thiago Silva, Motta e Matuidi. Un summit, svelato dall’Equipe, che ha portato a galla il malumore del gruppo verso i privilegi d Cavani, come la partenza per le ferie, con la scusa di un infortunio, con due giorni di anticipo, saltando la gara del 19 dicembre a Caen (0-3). MESSAGGIO Così, prima dell’amichevole vinta contro l’Inter 1-0 il 30 dicembre a Doha, si è celebrato il processo in contumacia di Cavani che poi è stato lasciato in panchina venerdì contro il Bastia (2-0). Ieri, il Matador, presentandosi all’allenamento di vigilia del quarto di coppa di Lega contro il Lione, è sembrato cadere dalle nuvole. In conferenza stampa però Blanc è stato chiaro: «È vero, abbiamo parlato anche di lui. Per ora non lo è, ma Cavani può diventare un grosso problema». Così il Psg soppesa l’addio di Edinson, in scadenza nel 2018: «Posso capire – ha aggiunto il tecnico – che consideri altre opzioni perché non è soddisfatto del ruolo, ma un allenatore non può accontentare 2-3 giocatori e penalizzare tutti gli altri, soprattutto quando ottieni risultati con una precisa filosofia di gioco. Forse Cavani non si esprime al 100%, ma fa comunque tanti gol». Che però non bastano più per evitare di essere un peso in uno spogliatoio che sta consolidando una mentalità vincente, determinato a trionfare in Europa. Ibra indica la via, dal sito del Psg: «Questa stagione potrebbe essere esaltante, ma bisogna essere seri e lavorare duro quotidianamente perché vogliamo vincere tutto». Messaggio per Cavani e per gli altri scontenti, da Pastore a Lavezzi, Rabiot e Marquinhos”.