Calci, pugni e di corsa in ambulanza: 19 mesi di squalifica | La sua carriera è finita
Altro episodio di violenza nel mondo del calcio, questa volta però è davvero molto grave, addirittura necessario l’intervento dell’ambulanza.
Nel calcio e anche negli altri sport gli episodi di aggressività sono all’ordine del giorno e questo è un aspetto tutt’altro che positivo. Conviene sempre parlarne così da educare i più giovani e così facendo, magari loro svilupperanno una mentalità diversa e non commetteranno mai gesti del genere.
Un altro problema è infatti questo: i più piccoli potrebbero emulare questi comportamenti, infatti ormai è diventato molto comune vedere questi episodi nei campi da calcio quindi delle categorie dei dilettanti ma così come in Tv quindi anche nelle partite di Serie A. I bambini potrebbero pensare che questa sia la normalità.
Ma lo sport è tutto il contrario. Nelle scuole anche si parla di Fair play, concetto importante non solo per i più piccoli, ma anche per gli adulti visti gli ultimi avvenimenti. Letteralmente la traduzione di “Fair play” è “gioco corretto”, nel rispetto delle regole e nel rispetto dell’avversario. Quando si gioca ad un qualsiasi sport la competitività e l’ambizione sono alla base, com’è giusto che sia, però se poi si supera il limite allora poi li subentra un atteggiamento del tutto scorretto e antisportivo.
L’ultimissima che sta facendo parecchio discutere
La notizia è arrivata dai campi delle giovanili dell’Emilia, nello scontro dell’Under 16 tra Besurica e Audax Libertas, ma non si è trattato di uno scontro calcistico o meglio, sarebbe dovuto essere quello ma si è trasformato in tutt’altro.
È scoppiata una rissa tra alcuni giocatori delle due squadre, tanto grave da chiamare l’ambulanza e il giudice sportivo ha punito complessivamente con 19 mesi di squalifica.
Carriera giunta al termine per un giocatore che ha scatenato una rissa in campo
Dopo la partita tra Besurica e Audax Libertas, un giocatore dell’Audax ha buttato a terra un suo avversario e lo ha riempito di calci e pugni. Un altro componente della squadra già espulso è entrato in campo senza alcun permesso da parte dell’arbitro e ha affiancato il suo compagno a maltrattare l’avversario. Il povero ragazzo è stato soccorso dall’ambulanza. Un calciatore del Besurica per difendere il ragazzo rimasto a terra mentre sanguinava, ha dato un pugno all’avversario.
Insomma, una brutta scena da vedere per tutti e la squalifica complessiva di 19 mesi ci sta tutta. Quando smetteranno mischiare sempre lo sport con la violenza?