Calcagno (AIC): «Stiamo lavorando sui budget totali in Serie C. Superlega, che errore non coinvolgere i calciatori»
Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Radio Rai” sul caos Superlega. Ecco quanto riportato da “Tuttomercatoweb.com”:
“Le modalità e le tempistiche con la quale è stata annunciata la Superlega sono state sbagliate, anche se al momento sembra tutto tramontate. Il mancato coinvolgimenti dei calciatori è stato un errore, se fosse partita la Superlega non sarebbero stati interpellati prima e questo non va bene. Mi piace poco anche la riforma della Champions League, si giocheranno subito 10 partite e non credo che sarà un beneficio per lo spettacolo. Dobbiamo capire come cambiare la tendenza, il calcio ha sperperato troppi soldi negli ultimi anni. La passione deve essere al centro di tutto, poi i calciatori sanno che le risorse possono venire fuori solo dalle competizioni internazionali. Vaccino? Il mio auspicio è che gli atleti possano essere vaccinati, non attraverso dei privilegi ma perché la campagna vaccinale possa andare avanti. Spero che all’inizio della prossima stagione possa essere tutto a posto. Le storture nel protocollo ci sono state ma è normale».
«Salary Cap per limitare gli stipendi? Lo abbiamo avuto in Serie B ed è stato un fallimento. Credo sia riduttivo anche per i dirigenti, non sono d’accordo. Sui budget totali ci stiamo lavorando in Serie C. Gli introiti negli ultimi 10 anni sono cresciti esponenzialmente ma i debiti sono andati di pari passo. Questo non va bene, in Germania hanno fatto le cose al meglio a differenza di ciò che è successo in Italia. Gli stadi sono un problema e la burocrazia frena tutto».