Calabria: “Sto andando a prendere un gelato da Cesare”. Record di autocertificazioni nei primi 2 giorni di “zona rossa”
Non sarà certo colpa di Cesare se fa un gelato così buono. E neanche se il Dpcm del Governo consente l’asporto per tutte le attività della ristorazione, e quindi a chiunque di poter andare ad acquistare prodotti direttamente nelle attività di vendita.
Così a Reggio Calabria nei primi due giorni di “zona rossa”, tra ieri e oggi, c’è stato un vero e proprio record di autocertificazioni per “andare a prendere un gelato da Cesare“. Sono state svariate centinaia: le forze dell’ordine ne hanno raccolte di più di persone dirette nel famosissimo chiosco verde del Lungomare rispetto a tutte le altre (lavoro, salute, spesa, farmaci, etc. etc.).
Molte altre le autocertificazioni per la pizza da asporto, in numerose pizzerie della città dal centro alle periferie.
Reggio Calabria non si ferma, vuole continuare a vivere e lo fa in tutti i modi possibili e consentiti dalla legge, a fronte di cui continua ad esserci comuqnue enorme malcontento perchè nessuno comprende le motivazioni di una “zona rossa” rispetto a una situazione epidemiologica e ospedaliera che, sul territorio reggino, è fortunatamente sotto controllo.