Cagni: «Brescia? Ho sempre ritenuto Cellino un intenditore, ma ora non c’è logica»
Intervistato da “BresciaOggi” Gigi Cagni si sofferma sulla rivoluzione in casa Brescia e in particolar modo su Cellino.
Ecco le sue parole:
«Mi spiace per Possanzini, non meritava di essere trattato così. Ma che senso ha tutto questo? Quello che ho capito meno di tutto è stato l’esonero di Aglietti. Prendi un tecnico esperto, che conosce la B, ottiene risultati, e lo mandi via dopo due giornate? Ho sempre ritenuto Cellino uno che intende di calcio, ma in tutto quello che sta facendo non c’è una logica che sia una. Cambiando continuamente allenatore si disorienta il gruppo. Io ho vissuto una situazione simile, avevo giocatori esperti, Pinzi e Caracciolo per esempio. Nel Brescia di oggi non vedo gente di quel calibro, con quella personalità. Lo avevo detto a gennaio: servivano un portiere affidabile e un difensore esperto, ma Cellino sul mercato non ha fatto nulla e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non capisco perchè il Brescia continui a giocare con il trequartista. L’ho fatto anche io, però ero al secondo anno di Empoli, conoscevo la squadra e avevo la situazione in mano. Chi ha rovinato il calcio italiano è il tiki-taka, a cominciare dalla costruzione dal basso, una miriade di passaggi inutili e scontati che non portano a tirare in porta».