Dalla sua casa di Mondello, paradisiaca frazione di Palermo che guarda in faccia il mare e che sembra vivere sempre d’estate, la vista non inquadra lo stadio Giuseppe Meazza di Milano. Anche Pordenone è troppo lontana, sia perché nel frattempo è cambiato il mondo, sia perché la concentrazione sulla vittoria del campionato di serie B è massima. Ma Bruno Tedino ha saputo subito che il “suo” Pordenone ha riscritto la storia. Mentre il Ramarro giocava a Cagliari, sulla sponda dell’altra grande isola del Mediterraneo, stava allenando il Palermo. Poi gli è arrivata la notizia: i neroverdi a San Siro contro l’Inter e sulla bocca di tutti. E il giorno dopo l’ex allenatore neroverde ha scelto di parlare a Il Gazzettino, tornando per pochi minuti al suo vecchio amore.
L’AUGURIO «Il Pordenone – commenta Tedino – ha fatto qualcosa di straordinario e certamente giocare a San Siro sarà un’esperienza fantastica per tutti i giocatori. C’è chi non ci ha mai messo piede da calciatore, l’emozione sarà indimenticabile». Come detto, il tecnico di Corva non ha potuto vedere la diretta dell’impresa di Cagliari, ma molti nel suo Palermo tifavano Pordenone. Probabilmente lo tiferanno anche a Milano, quando i neroverdi andranno a sfidare l’Inter di Spalletti. Lui non crede al classico tremolio di gambe che può provocare il prato del Meazza. «Leonardo Colucci, un allenatore che stimo, ha giocato tantissime partite in serie A: sono sicuro che saprà trasmettere tranquillità a tutti. Non credo che i neroverdi saranno travolti dall’emozione. Nella rosa di quest’anno – va avanti l’ex idolo del tifo pordenonese – ci sono tanti giocatori esperti, che se la sapranno cavare alla grande».Poi l’augurio finale: «Spero che il Pordenone si goda questo momento fantastico, perché ha fatto una cosa grande, di cui oggi parlano davvero tutti. Faccio loro i miei migliori auguri».
IL CAMMINO Bruno Tedino ha lasciato il Pordenone negli ultimi giorni di primavera. La telefonata di Maurizio Zamparini era una di quelle impossibili da “riattaccare”. Così è finita una bellissima storia durata due stagioni. Ora l’ex ct dell’Italia giovanile guida il Palermo al secondo posto della classifica di serie B. Deve arginare un pubblico che da tempo contesta la proprietà e una situazione societaria non proprio rosea. Ma ha già trasmesso il suo credo alla squadra,ottenendo vittorie importanti su campi difficili. Nel prossimo turno di campionato è atteso dalla sfida contro il Venezia di Pippo Inzaghi, proprio l’avversario che l’anno scorso gli ha impedito di vincere il campionato con il Pordenone. Questo ciò che si legge su “Il Gazzettino di Pordenone”.