Dopo l’esonero dal Cagliari, il ds Capozucca ha diramato la seguente lettera:
“Cari ragazzi, non è facile per me, ma è arrivato il momento di salutarsi. Mi spiace non farlo di persona, ma l’emozione è talmente forte che purtroppo non sarei riuscito a spiegare”.
Capozucca riparte dalla notte di Venezia: “Il Cagliari rappresenta tanto (a volte tutto) per tanta gente. Penso ai tifosi che ci accompagnano sempre, a quelle persone che non si perdono una notizia pur frequentando meno lo stadio per via del loro lavoro. A chi di loro purtroppo un lavoro non ce l’ha, ai tanti emigrati che incontriamo in ogni trasferta. Noi abbiamo la magia di alleviare le loro preoccupazioni, dargli la forza per superarle. Quel giorno abbiamo dato a quella gente un dispiacere enorme. E io ho sentito di aver tradito la fiducia di un intero popolo”.
Da qui la decisione di restare con un impegno: “Far rivivere a tutti il campionato del 2015-16, quello della pronta risalita, dei festeggiamenti di Bari, dell’arrivo in aeroporto avvolti dall’entusiasmo dei tifosi”.
Dal passato al presente: “Chi è restato rinunciando ad altre offerte, chi è arrivato qui per mettersi in gioco. Fate tutti parte di quel grande disegno iniziale”.