L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sull’anno degli attaccanti di serie B e lo fa attraverso le parole di Cacia.
È la B di bomber, è la B di quelli per cui non è mai troppo tardi, è la classifica cannonieri comandata da Cheddira e Brunori (10 e 9 gol) che arrivano dalla C, ma è anche la B che aspetta ancora il ruggito dei leoni: Coda (6 reti, dopo essere stato capocannoniere nelle ultime due stagioni con 22 e 20), Lapadula (7 finora, top scorer nel 2016 con 27) e Donnarumma (solo 1 centro in 10 partite, capocannoniere nel 2019 con 25 gol). Daniele Cacia, che trionfò nel 2013 (24 gol), secondo miglior marcatore di sempre in cadetteria (134 la sua quota record), che fino alla scorsa stagione ha giocato in Eccellenza, analizza il quadro generale partendo da chi ha fatto meglio di tutti alla fine del girone d’andata.
«Cheddira è la vera sorpresa. È esploso già in Coppa Italia, è rimasto al comando della classifica cannonieri pur avendo dovuto saltare alcune partite per i Mondiali con il Marocco. Senza mancare di rispetto a chi gioca nell’Italia, credo avrebbe potuto far comodo pure a Mancini, anche se è vero che più il livello si alza e più è difficile continuare a segnare. Brunori me lo aspettavo a questi livelli, ma non solo perché in B aveva già giocato, bensì per i 29 gol segnati l’anno scorso in C: chi segna tanto nella categoria inferiore può ripetersi anche l’anno dopo, salendo di un piano. Cheddira e Brunori possono arrivare fino in fondo e vincere il titolo, ma dovranno fare i conti con quelli che in B fanno gol da anni e che usciranno nel girone di ritorno».
Viste le medie con cui stava viaggiando negli anni scorsi, era lecito attendersi qualcosa in più da Coda. «È in una piazza nuova – dice Cacia – ed è una piazza dove, se pareggi, è quasi come aver perso. Il Genoa in B deve vincere ed è normale che ci siano pressioni, ma adesso con Gilardino le cose stanno andando decisamente meglio e per Coda essere allenato da chi è stato grande bomber e campione del mondo sarà un vantaggio, per i movimenti da fare e la possibilità di sbloccarsi definitivamente. Tra l’altro mi fa piacere che Gilardino e Pippo Inzaghi possano dimostrare il loro valore anche in panchina dopo averlo fatto sotto porta: entrambi hanno fatto gavetta come allenatori, passando anche dalla C, ed è importante».
Tornando agli attaccanti di questa serie B, Cacia indica due giovani: «Antonucci del Cittadella, pur non essendo una punta pura, ha già segnato 5 gol in un girone a soli 23 anni, e così Bianchi del Brescia, che ne ha fatti 4 a 24 anni; quest’ultimo non è solo o propriamente un uomo d’area di rigore, ma ha potenzialità importanti. Entrambi mi piacciono molto, così come Moro del Frosinone (3 reti finora, ndr), che seguo con grande attenzione al pari di Mulattieri. Se devo indicare un altro attaccante di questa serie B dico Morutan del Pisa (4 gol e 7 assist, ndr). Anche lui, come Antonucci, può essere definito più che altro un 9 e mezzo, ma ha così tanta qualità che può giocare sia vicino sia lontano alla porta. Era partito con delle difficoltà, non conoscendo il campionato italiano, adesso sta sbocciando con il ritorno di D’Angelo in panchina». Per i bomber di serie B è questo il momento di ricaricare le pile, «in vista di un girone di ritorno – ne è certo Cacia – dove ne vedremo ancora di tutti i colori». A suon di gol.