L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Alessio Buttaro.
In una difesa che spesso traballa c’è, però, anche una certezza. Alessio Buttaro, finora ha fatto la differenza, in tre gare di campionato disputate non è mai sceso sotto la sufficienza, anzi è stato uno dei pochi punti fermi di un reparto che ancora deve trovare un assetto solito. Intanto, i segnali più importanti sono arrivati da chi meno te lo aspetti, dall’ultimo arrivato, da chi fino alla scorsa stagione giocava nella Primavera della Roma. Al suo primo anno da professionista, finora, non ha sbagliato un colpo, assicurando forza, esplosività e copertura al reparto arretrato.
È stata un’intuizione, che per adesso si sta rivelando vincente, del ds Castagnini che in casa Roma ha la capacità di pescare bene, vedi Silipo due anni fa. Intuizione frutto di un’infatuazione a prima vista, in un giorno di fine giugno. C’era la fase finale del campionato primavera, la Roma era impegnata contro l’Atalanta. Castagnini insieme a Filippi andarono in missione esplorativa. Di Buttaro il dirigente aveva visto alcuni filmati. Ma gli è bastato vederlo all’opera dal vivo per fiondarsi dal vice direttore sportivo giallorosso Morgan De Santis e chiudere l’operazione, la stessa sera. Acquisizione a titolo definitivo con una percentuale sulla futura vendita a favore del club capitolino.