La decisione della società di confermare Alessio Dionisi ha segnato una nuova linea nella stagione del Palermo. Dopo il pesante ko con la Cremonese e i contatti avviati per un possibile cambio in panchina, in pochi si aspettavano di rivedere il tecnico rosanero a Torretta. Eppure, come racconta Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, da Manchester è arrivata una scelta chiara: meglio continuare con chi si conosce piuttosto che rischiare con figure esterne, definite «perfetti sconosciuti».
Una decisione dettata forse anche dal ricordo recente: esattamente un anno fa, Corini fu esonerato nello stesso periodo, ma il subentrante Mignani non riuscì a migliorare la rotta. Stavolta si va avanti con Dionisi, pur consapevoli che la situazione è tutt’altro che serena.
I cocci da raccogliere sono tanti, e in questi giorni di sosta si sta cercando di ricomporli. L’arrivo di Galassi, emissario della proprietà, è un segnale concreto: la dirigenza non è affatto soddisfatta dell’andamento della stagione. Gli investimenti, tra estate e inverno, sono stati importanti, ma a otto giornate dal termine il Palermo è fuori dalla zona playoff. Galassi ha incontrato squadra e tecnico, ribadendo un concetto chiaro: da Manchester si aspettano la qualificazione ai playoff e una presenza determinante nella fase finale del campionato. Poi si tireranno le somme. E se l’esito sarà fallimentare, a rischiare il posto non sarà solo Dionisi, ma anche diversi giocatori e dirigenti.
Come sottolinea ancora Butera sul Giornale di Sicilia, la conferma dell’allenatore non ha risolto la frattura con la piazza: i tifosi continuano a contestarlo. Tuttavia, per lo spogliatoio è un segnale inequivocabile: non ci sono più alibi. Questo è l’allenatore e con lui si deve andare avanti. Ora tocca ai giocatori dimostrare, coi fatti, di essere dalla sua parte.
Dionisi, dal canto suo, dovrà ritrovare quella lucidità che è spesso mancata nei momenti chiave, mandando in confusione la squadra e alimentando il malcontento dei tifosi. La situazione è fragile, il clima resta teso e il finale di stagione si annuncia pieno di insidie. Ma è da qui che passa il destino del Palermo. E non solo.