Il problema principale del Palermo, sottolinea Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, resta quello del gol, legato a un grosso equivoco tattico e gestionale. Henry e Le Douaron non segnano, mentre Brunori continua a non trovare spazio. Il mantra di Dionisi è chiaro: gioca chi spinge di più in allenamento. Una filosofia condivisibile, applicata da molti allenatori, anche se spesso poi i tecnici non rinunciano mai a determinati giocatori.
Tuttavia, se Brunori è stato impiegato solo per tre minuti contro la Sampdoria e ha visto il campo col contagocce per tutto il campionato, significa che il capitano non sta convincendo sin dall’estate. È vero che quando ha avuto l’opportunità di partire titolare non ha brillato, ma ora il problema va affrontato e risolto per il bene della squadra. Se il numero 9 non si allena come dovrebbe, meglio escluderlo del tutto. Se invece il problema non è legato agli allenamenti, è giusto dargli una nuova chance come a tutti gli altri. Continuare in questo limbo sarebbe controproducente.
Il bivio sarà gennaio, quando si tireranno le somme e si deciderà cosa fare, ma intanto la settimana che inizia è già densa di tensioni. Il nervosismo mostrato da Dionisi nel post-partita con la Sampdoria, culminato in un battibecco con un tifoso, è indicativo di un ambiente sempre più teso.
Domenica al Barbera arriverà lo Spezia, una squadra imbattuta che annovera nelle sue fila un paio di ex giocatori rosanero. Questo incontro rappresenta probabilmente un vero bivio per il Palermo. Una vittoria metterebbe a tacere polemiche e fischi, mentre un pareggio deludente o una sconfitta potrebbe essere il colpo di grazia su un progetto tecnico mai decollato.
Come sottolinea il Giornale di Sicilia, è il momento di fare scelte nette: il Palermo non può più permettersi ambiguità, né in campo né fuori.