Butera: “Brunori, ma c’era bisogno di arrivare fino a tanto?”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Brunori attraverso un articolo a firma Luigi Butera.
Da settimane si sottolineava la necessità di chiudere la telenovela Brunori, ma ogni appello è rimasto inascoltato. E così, è bastato che il capitano saltasse l’amichevole con il Leicester per fare venire fuori un nuovo vespaio di polemiche e altri titoli su un caso che rischia di avvelenare l’estate del Palermo. Chi si stupisce evidentemente non sa come funziona il mondo della comunicazione, soprattutto quello attuale, con il ruolo dei social e di chi ci sguazza.
L’abbiamo detto e lo ripetiamo: fino a quando non si farà chiarezza su questa situazione (e sembra che il momento sia arrivato…), il pettegolezzo sarà sempre l’argomento del giorno. Brunori non parla e non sorride. Il Palermo fa altrettanto e comunica sempre a modo suo. E la storia va avanti dal fischio finale della semifinale play-off con il Venezia, quando il capitano si abbandonò a considerazioni che hanno portato a una rottura con gran parte della tifoseria. Dopo quell’infelice uscita, sarebbe bastato un intervento della società, magari congiunto con il capitano, per chiudere la questione. Invece s’è preferito il silenzio, forse sperando che la tempesta si allontanasse da sola. Non è stato così e adesso il Palermo si trova a gestire una situazione che ha contorni sempre meno delineati proprio perché nessuno parla apertamente.
Prendendo per buono il fatto che Brunori ha un affaticamento muscolare da quando è arrivato a Manchester, come ha spiegato Dionisi, è lecito chiedersi perché il Palermo non l’abbia comunicato nei tempi giusti. Sarebbe bastato mettere due righe in uno dei primi comunicati scritti dall’Inghilterra e si sarebbe evitata qualunque speculazione. Perché, in una situazione come quella attuale, è facile fare due più due e arrivare a determinate conclusioni che sono diverse da quelle che emergono dai meandri rosanero. Strano che nessuno ci abbia pensato. Così come è strano che Brunori non sia riuscito a trovare spazio nella sua giornata di lavoro personalizzato per andare a vedere l’amichevole dei compagni. Gli altri che non potevano giocare l’hanno fatto, lui a Chesterfield non s’è visto.
Come potesse finire, doveva essere già chiaro a tutti (Palermo e Brunori), eppure s’è preferito ancora una volta il silenzio. Ma forse adesso ci si è resi conto che la telenovela deve finire. E il passo – a quanto pare – lo farà proprio Brunori che è pronto a parlare (finalmente) e (probabilmente) a restare. Ma c’era bisogno di arrivare fino a tanto?