L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla prestazione di Gomes.
Buona la prima. C’è scritto “promosso” sul compito consegnato sabato da Claudio Gomes nella gara interna con il Pisa in occasione del suo esordio da titolare con la maglia del Palermo. Il giudizio positivo associabile all’immagine del pollice in su lo hanno emesso il campo e lo sviluppo di una partita che, per tipologia, era perfettamente compatibile con le caratteristiche del 22enne centrocampista francese di origini guineane. Corini si affiderà in cabina di regia a Stulac o a Damiani? Era questa una delle domande ricorrenti a ridosso del match coi toscani. Il tecnico rosanero ha seguìto invece un’altra strada e, sovvertendo i pronostici della vigilia, ha deciso di puntare su un playmaker atipico. Nell’ambito di una partita “sporca” serviva un regista di rottura ed ecco che dal mazzo l’allenatore bresciano ha pescato il jolly a sorpresa. Il volto è quello di Claudio Amarildo Gomes, giocatore funzionale alle dinamiche di una sfida come quella coi nerazzurri che Corini ha deciso di affrontare con un centrocampo da battaglia.
FEEDBACK. E l’intuizione del “Genio” è stata premiata perché il numero 5, lo stesso ironia della sorte che l’attuale timoniere rosanero indossava a Palermo da giocatore con lo status di capitano, ha risposto “presente” dando segnali incoraggianti. Ci sono alcuni aspetti del suo repertorio su cui lavorare ma la consapevolezza che Gomes è più di una semplice alternativa e che il suo processo di inserimento nei meccanismi del collettivo procede senza intoppi è già una base sulla quale potere costruire. La sua prestazione merita un’ampia sufficienza. Duttilità (con Broh ha scambiato spesso posizione), dinamismo e disponibilità al sacrificio gli ingredienti di una prova diligente che autorizza un certo ottimismo. TALENTO VERO. E se fosse il talento proveniente dal Manchester City l’uomo della svolta? Lo staff tecnico si adeguerà alle esigenze delle partite, ma terrà conto delle risposte fornite tre giorni fa dal giovane acquistato a titolo definitivo dai Citizens. La seconda certezza è che mentre la squadra ha pareggiato, a titolo personale lui ha vinto perché ha portato a casa il risultato: dopo i 6’ da subentrato in casa col Genoa lo scorso 9 settembre ha dimostrato in una gara disputata dall’inizio alla fine di potere essere utile alla causa e di avere tutte le carte in regola per diventare i un titolare a tutti gli effetti.