Gigi Buffon, intervistato da “La Stampa”, confessa di non aver mai creduto nella chiamata della Nazionale pur ritenendo di meritarla:
«Non penso che sarei stato convocato per il Mondiale. La meritocrazia è dalla mia parte, ma ci sono altre valutazioni a cui dare precedenza e che rispetto. Sarebbe stato giusto, considerate le scelte degli ultimi anni. Mondiale senza Italia? Già nel 2010 ho capito che le cose stavano cambiando, che avremmo dovuto festeggiare le qualificazioni. Ci mancano qualità e cattiveria: se motivati diamo il massimo, altrimenti possiamo perdere con chiunque».