L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Sandro Morgana, presidente del Comitato regionale Sicilia della Federcalcio, sul terremoto calcioscommesse nel girone I di Serie D:
«Ero stato messo a conoscenza delle indagini che la Procura ennese stava portando avanti, adesso aspetto i risultati degli approfondimenti che dovrà effettuare la Giustizia Sportiva. Condanno fermamente tutto ciò che è accaduto, tutti i particolari che ho letto (c’è un fascicolo di 25 pagine in cui vengono riportati tutti i particolari che hanno portato le squadre a taroccare, o a tentare di farlo, le gare, ndr) e questo è un momento durissimo che dobbiamo gestire e che scredita il mondo del calcio pulito che crede nei valori dello sport. Un mondo per cui, tante persone, si spendono e a cui sono affezionate tante famiglie che mandano i propri ragazzi a giocare nei vivai delle società di casa nostra. Io sto dedicando la mia vita alla promozione dello sport e – francamente – apprendere e leggere i particolari di questa inchiesta mi ha tramortito».
«La legalità e la trasparenza sono fondamentali a qualsiasi livello agonistico. Chi non rispetta le regole deve stare fuori da questo mondo. La mia resta una posizione di critica attesa perché questo è stato il trionfo dei non valori. Adesso bisogna avere fiducia nell’operato della Giustizia Sportiva e presto tireremo le somme. Una cosa è certa: il calcio deve restare pulito e se necessario aumenteremo sforzi e vigilanza perché tutto quello che ho appreso non capiti mai più. In questi mesi abbiamo compiuto sforzi per fare riaprire i campionati di Eccellenza, per esempio, abbiamo organizzato una rete di controlli e di tamponi per dare sicurezza a calciatori e dirigenti. Un provvedimento come quello della Procura Ennese è una mazzata incredibile».