Un’intervista ricca di spunti quella realizzata da Alessio Alaimo su TuttoMercatoWeb.com con Cristian Bucchi, ex attaccante del Napoli e allenatore di Benevento, Sassuolo e Ascoli. Con la consueta lucidità, Bucchi ha analizzato lo scenario della Serie A, soffermandosi sulla lotta al vertice tra Napoli e Inter, senza dimenticare le difficoltà di Roma, Genoa e il delicato equilibrio delle big in Serie B.
Dalla necessità di valorizzare i singoli in casa Napoli al cammino altalenante del Palermo, fino al futuro della Sampdoria e al suo stesso desiderio di tornare in panchina: Cristian Bucchi ha toccato ogni tema con una visione chiara e schietta, offrendo una panoramica sul calcio italiano che farà riflettere tifosi e addetti ai lavori.
La Roma ha vissuto fin qui una stagione turbolenta. Gli errori di Juric? «Juric ha sbagliato poco. Ha un marchio di fabbrica netto: è poco malleabile. L’errore è stato quello di affidargli un organico costruito per il tipo di gioco di De Rossi, totalmente diverso. Ora con Ranieri mi aspetto una Roma all’insegna dell’adattamento. La classifica è lontana da quelli che sono i valori della Roma. Ma Ranieri ha tutte le qualità per fare sì che la stagione possa svoltare».
Il Genoa ha esonerato Gilardino. «Sicuramente Vieira farà bene. Ma quello che è successo è stato molto strano. Il Genoa era in ripresa, l’anno scorso aveva Gudmundsson e Retegui. Perdere due calciatori così importanti è un indebolimento importante».
Serie B: Cremonese, Palermo, Sampdoria e Frosinone sono in ritardo e deludono. «Oggi la Cremonese tra quelle che hanno deluso è quella che può riagganciare la zona alta. Palermo e Samp non hanno ancora trovato una quadratura. Lì davanti il Sassuolo ha l’organico più forte e poi ci sono due squadre come Pisa e Spezia che si giocheranno il secondo posto».
A Palermo Brunori fin qui ha trovato poco spazio. Davvero i rosanero possono fare a meno del loro capitano? «L’allenatore ha la conoscenza del proprio organico. Da fuori è una situazione complessa: la storia di Brunori nel Palermo è fatta di gol e attaccamento, non vederlo in campo fa un po’ specie. Per il bene di tutti si dovrà arrivare ad una soluzione: o rimane e gioca oppure va altrove».
Alla Samp ci si aspettava di più dalla coppia gol Coda-Tutino… «L’idea della società era quella di costruire un organico forte e con calciatori che fanno la differenza. Coda e Tutino hanno insieme un bagaglio di gol, la Samp ha anche Borini, La Gumina e Pedrola e quando si ritroverà e troverà anche le giocate dei propri singoli risalirà»
E lei mister pronto a tornare in pista?
“Ci sono state due trattative ben avviate. una con una squadra ambiziosa di C e una con una squadra di B. Non si sono concretizzate, ma sono ancora aperte. Vedremo in futuro”.