«L’episodio in queste partite, specie nel finale di stagione, diventa determinante. In otto minuti siamo passati da un possibile due a uno per noi a un tre a uno per loro. Cosa che non dovevamo fare, perché contro lo Spezia era complicato sbloccarla. Abbiamo avuto delle situazioni pericolose, poi siamo stati puniti alla prima occasione con il calcio di rigore. Siamo stati bravi a riprenderla e siamo stati bravi nella ripresa a impattare bene. Il rigore fallito e il gol subito sono stati una doppia mazzata. Abbiamo perso lucidità, commesso degli errori e subito la terza rete. Non siamo stati lucidi, come dimostrato anche dall’espulsione di Volta. E’ una partita che ci eravamo complicati, magari potevamo rimetterla a posto ma sono mancati rabbia e lucidità. Purtroppo pesano anche i risultati e le sconfitte che ci trascinavamo dietro, magari la testa sarebbe stata più sgombra in altre circostanze. Per un lungo periodo avevamo subito pochissimo, capitalizzando i nostri episodi. Nelle ultime gare siamo invece incappati negli errori del passato. Abbiamo commesso errori che non ci possiamo permettere, adesso paghiamo mezza cosa mentre facciamo fatica a ottimizzare e concretizzare quello che creiamo. Adesso serve serenità, anche se non è facile. In momenti di difficoltà si tende a cercare il responsabile, ma se in tutto questo tempo abbiamo fatto qualcosa di buono dobbiamo preservarlo. In queste ultime partite gli episodi diventano determinanti. Una stagione vive di onde, positive e negative, noi dobbiamo essere bravi a portare la barca in porto nel miglior modo possibile venendo fuori dalla burrasca. Il lavoro non va visto in novanta minuti ma a 360 gradi, credo che il lavoro fatto da me e dal mio staff sia valido. Normale si voglia arrivare subito al traguardo ma da quest’anno è iniziato un nuovo percorso. Il progetto è pluriennale e non abbiamo l’ossessione di dover vincere, lo ha detto sempre anche il Vigorito. Se dovesse arrivare il traguardo prima ben venga, altrimenti avremmo messo solo il primo mattoncino». Queste le parole rilasciate da Cristian Bucchi, tecnico del Benevento, in conferenza stampa.