L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Matteo Brunori il quale ha parlato del suo futuro, ma non solo.
Ecco le sue parole:
Due anni fa era in B a Pescara. Cosa non funzionò che ha frenato la sua crescita? «Non giocavo nel mio ruolo naturale, ero impiegato da esterno e io non mi sento tale. Ho fatto tutto tranne l’attaccante. Ma ripeto, anche quella esperienza mi è stata molto utile».
Veniamo al futuro. Che interessa molto i tifosi rosanero che temono di perderla. «Diciamoci la verità, quello che sarà non si può dire oggi: il campionato non è finito, noi crediamo fortemente ancora nell’impresa e da quella dipendono tante cose. Il mio cartellino è della Juventus, il nostro parere conta ma l’ultima parola è della società. Però…».
Però? «Vi dico come sono sbarcato in rosanero: una volta ricevuta la chiamata del Palermo, dissi subito alla Juventus che avevo voglia di venire qui. La trattativa si aprì e si chiuse anche velocemente. Il mio sogno da quando sono arrivato, è di arrivare in B con questa maglia. Il resto è tutto da scrivere».
Ma Brunori ha già cambiato 11 maglie in carriera. A 27 anni non c’è il desiderio di dare continuità a un progetto? «Indubbiamente proseguire su un percorso già aperto sarebbe meglio, con una società che ti conosce e stima. E io a Palermo sto veramente bene, la mia famiglia anche; ma al momento davvero non si può fare nessuna previsione».
Una sì. Che lei in estate si sposa con Dalila. «Sì, questo lo posso confermare (sorride). È da tre anni che rinviamo. In luglio viaggio di nozze negli States».
Sappiamo come Palermo può entrare nel cuore di chi la vive. Ci racconta una mattinata in spiaggia con l’altro recordman di questa squadra, Soleri (10 gol anche lui) e i rispettivi cani, Gordo e Nina? «Con Edoardo ho un rapporto bellissimo, ma in verità con tutta la squadra mi sono trovato bene come raramente mi è capitato in passato. Sì, ci ritroviamo spesso a Mondello, anche con Perrotta e Massolo, a passare del tempo in spiaggia passeggiando i cagnolini. Guardiamo il mare, ci gustiamo il sole. E ci viene più voglia di regalare una gioia a Palermo».