L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Brunori arma in più per il Palermo nel girone di ritorno.
Altro che sirene di mercato. Brunori è uno dei punti fermi del Palermo e vuole trascinare i rosanero verso il raggiungimento degli obiettivi che il club rosanero si è fissato: provare ad essere competitivi per raggiungere la Serie A. Quella massima serie che sogna anche Brunori, che ha una voglia matta di giocarla con la maglia della squadra che lo ha lanciato nel grande calcio, ovvero quella del Palermo. Saranno determinanti anche i suoi gol, i suoi guizzi le sue giocate. Come fatto nel campionato di Serie C e anche nella scorsa stagione. Nel girone di ritorno, infatti, l’italo-brasiliano – da quando è al Palermo – ha sempre dato il meglio di sé in termini di realizzazioni. Partendo dalla terza serie, infatti, nella seconda parte del campionato ha siglato la bellezza di 22 gol (di cui 4 nei play-off), dopo che nel girone di ritorno era riuscito ad esultare «solo» in 7 occasioni.
Stesso discorso nella stagione passata, in Serie B, dove dopo gli 8 gol nel girone di andata, nel girone di ritorno ne ha messi a segno 9: per un totale di 17 centri in campionato. Adesso il traguardo da raggiungere è lo stesso, ovvero, riuscire da questo momento al termine del torneo raggiungere quantomeno il numero di gol messi a segno nel passato torneo. Brunori vuole anche scalare la classifica all-time dei marcatori rosanero: è al terzo posto con 56 gol, davanti a lui solo Carlo Radice, al secondo posto con 62 realizzazioni, e Fabrizio Miccoli che primeggia con 81 centri.
Il secondo posto è lì a soli sei reti di distanza, un obiettivo ampiamente raggiungibile da parte del centravanti e capitano rosanero che in questo campionato ha chiuso il girone d’inverno con 7 centri. Anche il traguardo dei 20 gol non sembra un miraggio, soprattutto se Brunori riprenderà come ha chiuso la prima metà del campionato: dopo la tripletta al Venezia, valsa tre punti pesantissimi al Penzo, l’ininfluente rigore trasformato con il Lecco e un lungo digiuno, il classe 1994 era tornato super con il Parma, al Tardini, dove ha realizzato due gol da cineteca e che entreranno sicuramente a far parte delle reti più belle della Serie B e non solo. Poi anche un guizzo con il Pisa, prima delle due ottime gare – senza andare in gol – contro Como e Cremonese.