Giornata di presentazioni in casa Palermo. Questa mattina, presso la sala conferenze dello stadio “Renzo Barbera”, è stato il turno del centrocampista brasiliano Bruno Henrique. Di seguito le parole del nuovo rosanero raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
SCELTA: «Mi hanno cercato altre squadre italiane, c’è stato un grande sforzo da parte di due società. Palermo è una grande squadra e sono felice di essere qui, ha una grande tradizione».
SERIE A: «Normalmente se si pensa alla serie A si pensa ad un campionato difficile. Anche in Brasile il Corinthians era una squadra importante ma c’erano difficoltà. Il Palermo ha fatto grandi acquisti e speriamo di fare bene in campionato».
RUOLO: «Spero di adattarmi più presto possibile a questo tipo di gioco. Nel Corinthians oltre che a smistare cercavo di andare avanti insieme agli attaccanti. Vedremo come adattarmi qui».
OBIETTIVI: «Dire quanti gol posso fare è molto difficile. Spero di rappresentare questa maglia e ripagare la fiducia del presidente Zamparini e della Società. Nel Corinthians ho fatto 4 gol in 20 partite ma giocavo in un’altra posizione».
“SAUDADE”: «No, sono molto entusiasta e felice di questa esperienza per essere nostalgico e spero di adattarmi presto. L’Italia mi ha accolto benissimo, i tifosi sono calorosi e finora non ho avuto modo di sentire nostalgia del Brasile. Spero che sarà sempre così».
PERCHÉ L’ITALIA: «Se ho sentito qualcuno? Non ho avuto nessun contatto con grandi giocatori, ne ho avuto uno con un giocatore del Rieti che è qui da tanto. Mi sono confrontato con lui e mi ha detto che facevo bene a venire in italia».
MODELLI: «Da grande no, ma da giovane per me Zidane e Pirlo erano degli idoli».
IDEA SUL PALERMO E MODULO: «Il Palermo si sta rinforzando molto e con Diamanti sarà più forte. Contro l’Inter mi è piaciuto, ho visto una squadra molto compatta, che sapeva cosa fare e con grande intensità di gioco. Modulo? Per me è uguale sia in un centrocampo a due che a tre, anche nel Corinthians l’ho fatto. Addirittura avevamo due registi».
RAPPORTO CON LA CITTÀ E I COMPAGNI: «Ho visto poco la città, ma ho un ottimo accompagnatore che mi ha portato in giro e mi è piaciuto quello che ho visto. Contatti con i giocatori sono pochi perché vivo in albergo. Parlo solo con Diamanti in inglese, ho ancora difficoltà con la lingua».
PRONTO PER GIOCARE: «Sono allenato, da noi in Brasile siamo già metà a campionato. Contro il Napoli sono a totale disposizione dell’allenatore, non decido io ma chiaramente spero di esserci».