Bruno Henrique: «Il Palermo è una grande società. Ecco perchè il numero 25. La lingua…»
“«Il Palermo è una grande società, l’Italia mi affascinava, il mio desiderio era di entrare nella favola del calcio europeo e per questo ho studiato l’inglese. Spero di assimilare subito il calcio italiano che non è poi così diverso dal nostro. In fondo anche in Brasile si lavora sulla tattica e da un punto di vista di preparazione fisica qui c’è intensità ma nessuna paura di non farcela. L’ostacolo casomai è la lingua. Più imparo più semplice sarà il mio inserimento. La maestra mi ha fatto i complimenti…». Perché la maglia 25? Piccola, dolce superstizione. «L’ho scelta perché la nonna paterna Ovatalina era nata proprio a Natale. Una nonna speciale, di una bontà infinita. Mio fratello sostiene che è una santa. Con il 25 ho fatto bene in Brasile, lo tengo anche qui». Regista o mediano? «In Brasile, ho avuto l’opportunità di svolgere i due ruoli, mi adatto facilmente. Voglio solo giocare. A chi assomiglio? Penso di essere me stesso. Pirlo e Zidane erano idoli, non modelli perché le mie caratteristiche sono diverse. Da piccolo ho solo cercato di imitare mio fratello e i suoi comportamenti»”. Queste le parole del giocatore del Palermo Bruno Henrique ai microfoni del “Corriere dello Sport”.