Bruno Henrique: «Ecco come è nata la mia passione per il calcio»
“«Papà mi portò nella scuola calcio a 5 del paese, quella del Municipio. Ne sapevo poco anche se andavo tutte le domeniche con lui per vederlo giocare. Pericles era un dilettante ma molto bravo e non lo dico perché sono il figlio, lo confermano anche Douglas e altri. Mio fratello ha avuto la fortuna di giocarci insieme, quando era giovane e forte. Oggi, papà ha 54 anni e Douglas 34. Con gli anni ha conservato piede e grinta. Amore tramandato, da padre a figlio, da fratello a fratello. Douglas aveva sette anni in più, il mio idolo, il mio angelo custode, la mia guida. Papà faceva il difensore centrale, calciava bene, bravo di testa, un elemento completo. Sono di parte (risate, ndr)? Tutti destri, il sinistro ci serve solo per salire sul pullman. Douglas torna in Brasile tutti gli anni, ora toccherà anche a me per ricomporre il trio delle meraviglie… Douglas e papà in difesa, io a centrocampo. E chi passa?»”. Queste le parole del calciatore del Palermo Bruno Henrique tratte dalla sua intervista ai microfoni del “Corriere dello Sport”.