Bruno Henrique categorico: «Il Palermo si salva? Resto. Retrocede? Resto»
“E’ la stella di casa Corsini. Il più coccolato e viziato. Quando arriviamo, scappa dal cancello e Bruno Henrique deve inseguirlo come fa in campo con palloni e avversari. Si mette in posa, richiede attenzioni, morde i pantaloni del fotografo, abbaia per stare in braccio a lui o a lei, Beatrice, detta Bhel, compagna del centrocampista brasiliano. Duque, Duca, è il principino. Vivace e giocherellone è considerato il “primo figlio” di una famiglia da costruire con cerimonia e prole. Bruno e Bhel avevano deciso di sposarsi lo scorso Natale, ma i continui cambi di allenatore, i risultati negativi, l’infortunio alla mano e la difficoltà di riunire in pochi giorni parenti e amici che abitano a nord e a sud dello stato del Paranà hanno fatto slittare l’atteso appuntamento. La nuova data è giugno. Cioè fine campionato quando Bruno potrà rientrare in Brasile. In vacanza o per sempre? FUTURO. In A? O in B? Due ipotesi, due risposte identiche. «Il Palermo si salva? Resto. Retrocede? Resto. Il contratto scade nel 2020, non penso di tornare in Brasile, anche se nel nostro mestiere tutto è in evoluzione. Intanto, una certezza: resteremo in A». Il domani fra mille emozioni: «Vecchio a ventisette anni? Mi sembra di averne diciotto. In assoluto, se uno potesse decidere, sceglierebbe il Real Madrid o la nazionale. La verità è che sono solo a metà della mia carriera. E’ presto per capire cosa fare da grande. Allenatore? Imprenditore? Non ci penso. Voglio giocare a calcio, aiutare la mia famiglia. Ho fatto investimenti, comprato casa, cerco di assicurarmi l’avvenire. In Brasile il mondo finanziario è complicato, ho un’equipe che mi aiuta a gestire i guadagni. Guardo e imparo. Poi deciderò».”. Questo un estratto dell’intervista a Bruno Henrique ai microfoni del “Il Corriere dello Sport”.