Bruno Henrique: «Ambizioni? Certo. Senza mai dimenticare da dove siamo partiti e come siamo arrivati»
“La famiglia lo adora e lui adora gli altri. Periodi particolari che racconta perché la gente ne prenda esempio. E’ stato un orgoglio indescrivibile rivedersi in televisione, con la maglia del Corinthians, il sogno da bambino realizzato, la fascia di capitano, il titolo brasiliano, lui moschettiere del Timao, lo squadrone per eccellenza, oggi nella serie A italiana. «Ma nessuno si rende conto di quello che c’è alle spalle. Ambizioni? Certo. Senza mai dimenticare da dove siamo partiti e come siamo arrivati». Gli ostacoli, per esempio. «Sul più bello sono rimasto fermo sei mesi. Ero in prestito alle giovanili dell’Atletico Mineiro, volevano trattenermi, ma il boss, che nel frattempo aveva comprato il Lodrina, oggi in B, mi negò quello che sarebbe stato un clamoroso lancio. Come perdere il treno per il Milan o un’altra grande. Ho sofferto tantissimo ma sono arrivato lo stesso»”. Queste le parole del centrocampista del Palermo Bruno Henrique ai microfoni del “Corriere dello Sport”.