Broccolo (Virologo) lancia l’allarme: “Nuova variante non rilevabile da tutti i test”
Secondo quanto si apprende da una nota dell’agenzia “Ansa”, la variante del virus individuata in Gran Bretagna non è rilevabile da tutti i test attualmente disponibili: lo osserva il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca e direttore del laboratorio Cerba di Milano. La variante si distingue soltanto grazie a un esame di secondo livello, basato sul sequenziamento del genoma virale.
“Con i consueti test diagnostici molecolari si rileva l’Rna virale ed eventualmente la carica virale, ma la nuova variante si identifica solo se si fa uno studio più accurato della sequenza genetica del virus, considerando cioè il suo intero genoma oppure sequenze parziali”, come quelle relative alla regione che controlla la proteina Spike, la principale arma molecolare che il virus SarsCoV2 utilizza per entrare nelle cellule. Si apre così, prosegue l’esperto, “un punto interrogativo sui test diagnostici”.
Ci si chiede, per esempio, se c’è il rischio di perdere dei casi positivi. “I test rapidi antigenici, per esempio, potrebbero dare un numero ancora maggiore di falsi negativi – rileva Broccolo – in quanto cercano l’antigene alla proteina Spike e, se questa è modificato, non riescono a vedere nulla”. Quanto ai test molecolari, prosegue, “si dovrà verificare in particolare tutti quei test che amplificano la sequenza del gene S e le aziende produttrici dovranno revisionare le specifiche sonde molecolari e notificarle l’ente certificatore”.
Si è preferito quindi concentrare l’attenzione su regioni genetiche del virus più stabili, ma questo significa non poter riconoscere la nuova variante, che muta nella proteina Spike. “Si accende di conseguenza un allarme sui test diagnostici”, osserva l’esperto. “Soltanto uno studio più approfondito basato sul sequenziamento del patrimonio genetico del virus, che non è un esame di routine, ha permesso di rilevare la variante inglese nella paziente giunta in Italia”, dice ancora Broccolo. In altre parole, “la nuova variante la rileviamo solo se la cerchiamo con il sequenziamento, un esame che solo alcuni laboratori possono condurre”.