L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha intervistato Franco Brienza. Ecco quanto si legge:
“Franco Brienza a quasi 40 anni (occhio alla data: 19 marzo) è il ragazzino di sempre. Rivederlo nel ventre del San Nicola con gli occhi che trasmettono sentimento, con la serenità del vero professionista, è un obolo che pagheremmo in automatico. Magari fosse questo il calcio, fatto di salite, risalite e dolcissimi falsopiani. Gli hanno sussurrato “ma tu continueresti con noi anche in serie D?”. Storia della scorsa estate, la svolta De Laurentiis e una curva a gomito che il nostro amico ha percorso senza timore. Per amore misto a follia. Più amore che follia. Oggi la Palmese, Ciccio va a caccia del primo gol, lui che si esaltava contro Juve e Inter. Franco Brienza il Sindaco di Bari. «Se calcisticamente significa aver voglia di ridare un sorriso a questa città, l’etichetta me la prendo tutta. Senza confondere le cose serie con quelle meno serie». C’è un nuovo Brienza in circolazione? «Non mi viene un nome, ci penso». I presidenti più vulcanici della sua carriera? «Zamparini, Gaucci e Foti, magari in quest’ordine». Luigi De Laurentiis è fuori classifica? «Ci conosciamo da poco, sono orgoglioso di essere qui, lo ringrazio molto, E’ fuori classifica perchè ha pensato al sottoscritto vicino agli “anta”. Non dimenticherò». I gol alla Brienza. «Tanti. Ne scelgo uno, durante Bari-Entella: rimessa laterale, respinta della difesa e io dal limite di controbalzo. Imparabile, lo stadio esplose». Chiuda il triangolo più bello della sua vita calcistica. «Semplice: il sottoscritto più Zauli al servizio di Toni, ai tempi del Palermo. A proposito: quest’anno i miei amici siciliani tornano in serie A»”.