L’edizione odierna di “Brescia oggi” si sofferma sulla Feralpisalò e sulla gara di questa sera al Barbera contro il Palermo.
Feralpisalò all’esame della Favorita e di Eugenio Corini per uscire dal tunnel. Alle 18.30 la squadra di Stefano Vecchi affronta il Palermo allo stadio «Renzo Barbera». Un ostacolo sulla carta insormontabile, ma il calcio a volte regala sorprese. Ci saranno 30mila spettatori a sostenere i rosanero, che il bresciano Corini sta cercando di portare in Serie A nonostante i mugugni e qualche polemica. La stessa cornice di pubblico che nella primavera 2022 sostenne la squadra di Sivio Baldini, lanciata verso la promozione dalla C alla B. Allora si giocò la semifinale dei play-off, con il Palermo che, impostosi 3-0 sul Garda, bissò la vittoria con un tranquillo 1-0 (rigore di Brunori). Quella sera, nonostante l’eliminazione, la squadra di Vecchi acquisì la consapevolezza di poter recitare su palcoscenici dalle mille luci. «Capaci» di tutto, insomma. Una giornata indimenticabile, con la visita al memoriale che ricorda l’uccisione di Falcone e Borsellino, e l’ingresso in campo indossando la maglietta dedicata ai due giudici.
La prima per i siciliani in casa. Finora il Palermo ha disputato due gare in trasferta, pareggiando a Bari (con rigore sciupato da Di Mariano, e in superiorità numerica, 11 contro 9) ed espugnando il Mapei (3-1 alla Reggiana). Rinviata la partita interna con il Brescia, stasera debutta di fronte al pubblico amico. La Feralpisalò chiude la classifica con tre sconfitte consecutive, nessun gol segnato e ben sette subiti. «Pensavamo di essere un po’ più avanti nella condizione, invece ad Ascoli abbiamo accusato qualche difficoltà di troppo – ammette Stefano Vecchi nella conferenza stampa della vigilia -. Bisogna scendere in campo con la mentalità di non mollare. Dobbiamo stringere i denti e soffrire. In questi giorni abbiamo cercato di ricostruire il morale, ma non è stato facile con il mercato agli sgoccioli e la testa rivolta alle trattative».
Sulla formazione: «Sceglierò chi sta meglio. Ma non intendo cambiare la disposizione tattica. Dobbiamo trovare le energie fisiche e mentali dentro di noi. Da un certo punto di vista lavorare in una piccola piazza come Salò aiuta, perché non ci sono pressioni. Ma dall’altro vengono a mancare gli stimoli, e allora è necessario motivarci da soli». «Il Palermo – aggiunge – è tra le 5/6 più forti del campionato. Noi cercheremo di offrire una prestazione gagliarda. Necessario giocare al massimo, con la determinazione di una grande squadra. La difficoltà a segnare? Sono convinto che i gol arriveranno. Importante essere solidi e decisi».