L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sull’arrivo di Aglietti al Brescia e la presentazione alla stampa tenutasi ieri.
L’interesse del gruppo olandese Azerion per l’acquisizione del club ha aperto una partita importante sul fronte societario. Un dialogo avviato e che sta procedendo. Intanto il Brescia accoglie il nuovo tecnico Alfredo Aglietti, che lunedì debutterà al Rigamonti contro il Palermo. «Diamo il benvenuto al nostro nuovo allenatore – introduce la presentazione Giorgio Perinetti, il direttore dell’area tecnica del Brescia -. Abbiamo apprezzato molto l’entusiasmo con il quale ha accettato l’incarico: speriamo sia foriero per risollevare la squadra da una situazione complicata. La nostra sensazione è che possa partire bene e fare un ottimo lavoro».
«Vengoqui con grande entusiasmo – spiega il neo tecnico biancazzurri -. Con il presidente Cellino la trattativa è stata lampo. Ci siamo sentiti martedì sera, mercoledì ci siamo incontrati e forse siamo arrivati a questo punto anche perché il mio entusiasmo lo ha contagiato». Nessun dubbio per il tecnico toscano. «Ho visto il blasone di piazza e società, e la qualità della rosa – prosegue Aglietti -: non potevo dire di no al Brescia». Il prossimo passo sarà quello di trasmettere energie positive alla squadra.
«Il Brescia che ho visto nelle ultime settimane è una squadra che ha riscontrato diverse difficoltà, soprattutto nella testa. Presidente e diesse mi hanno chiesto di ridare entusiasmo e convinzione ai ragazzi – analizza -. Poi, a seconda di come reagiranno, potremo stilare un primo bilancio e vedere il nostro obiettivo». Il primo pensiero è rivolto a quella vittoria da ritrovare a ogni costo. «Ci aiuterebbe a rasserenarci e a capire meglio i nostri veri valori». La Serie B attuale sarà un bel banco di prova. «La qualità delle rose, l’importanza delle piazze e le proprietà fortissime alzano il livello del campionato. Spesso si parla di questa categoria come una A2: mai come quest’anno la definizione è calzante. Ma non dobbiamo guardare solo gli altri. Non ci sono solo Cagliari, Genoa, Reggina e Frosinone: in questo novero di quadre ci siamo anche noi. Però è chiaro che non basta la qualità tecnica: dobbiamo dimostrare sul campo le nostre qualità, in un torneo che nasconde insidie dietro a ogni partita».