Brescia, solo ansia e attesa. Cellino non molla la presa e ripunta sul caso Reggina
L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma su Cellino che non molla e punta ancora sul caso Reggina.
Il Brescia attende con trepidazione il verdetto della Covisoc che dovrebbe arrivare il 30 giugno. È quella la data nella quale si potranno capire meglio le reali possibilità di ripescaggio. Il nulla di fatto dell’assemblea di Lega di venerdì a Milano non ha scoraggiato Massimo Cellino, fermamente convinto della possibilità di iscrivere la squadra alla B. Convinzione surrogata dai regolamenti, a detta del presidente, non rispettati, seppur in maniera diversa, da Reggina e Lecco. La dirigenza bresciana è in pressing soprattutto sulla posizione degli amaranto. Al club del dimissionario presidente Marcello Cadorna viene contestato il piano di ristrutturazione del debito concordato con il Tribunale di Reggio Calabria, non conforme alle regole della Lega. Il foro calabrese ha concesso il pagamento dello stralcio del 95%, in tutto 757mila euro, in 30 giorni a partire dal 12 giugno. Per i vertici del calcio e il Brescia tale versamento avrebbe dovuto essere saldato entro la scadenza del 20 giugno, al pari delle altre squadre.
Brescia vigile anche sui problemi del Lecco, ma in questo caso Cellino è consapevole che il merito sportivo potrebbe avere la meglio. Nonostante ciò il Brescia è attento alle problematiche emerse nella compilazione della domanda di iscrizione. Il riferimento è alla mancanza dell’indicazione dello stadio temporaneo in cui disputare le gare casalinghe essendo il Rigamonti-Ceppi inadeguato. Il patron della neopromossa Paolo Di Nunno ha subito dichiarato battaglia sostenendo che la Pec inviata, facente riferimento alla richiesta di proroga, è arrivata nei tempi stabiliti. Tempistica confermata con estremo ritardo anche dagli uffici della Lega. L’effettivo rallentamento sarebbe avvenuto nell’ottenere il nulla osta del Prefetto di Padova dopo la scelta dell’Euganeo. Ma anche in questo caso la prefettura veneta si è schierata a favore dei lacustri. L’estate del Brescia si prospetta pertanto caldissima.
Dopo lo step del 30 giugno ci sarà quello del 7 luglio, termine inderogabile per la compilazione dei calendari. Nonostante quanto dichiarato in sede di assemblea di Lega, tra gli addetti ai lavori serpeggia sempre più l’ipotesi di un torneo a 21. Intanto, fino a quando non ci sarà la certezza del campionato nel quale si cimenterà, il Brescia non aprirà nessun fronte, dall’allenatore al mercato. Al momento gli unici movimenti hanno riguardato la dirigenza. Dopo la nomina di Renzo Castagnini a nuovo direttore sportivo, è pronto il rientro di Francesco Marroccu come direttore dell’area tecnica (nonostante qualcuno sostenga sia già operativo). Per la panchina tre sono le candidature: la conferma di Daniele Gastaldello, l’idea Massimiliano Alvini e l’intrigo Marco Zaffaroni.