L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta un’intervista all’ex rosanero Giorgio Perinetti il quale ha parlato in vista della gara tra Brescia e Palermo soffermandosi anche sul City Group.
Che impressione le ha fatto il City Group? «È una proprietà solidissima che darà tanto al Palermo, che accentuata dal fatto che sono retrocesse squadre con un certo blasone e una decina di società abbiano sbandierato obiettivi di promozione. Ma in A ne salgono 3 e allora le 7 deluse cercheranno di ritoccare gli organici».
È il caso del Palermo? «Credo che ci sarà qualche ritocco, ma non stravolgeranno la squadra. Per il City è un anno di ambientamento per poi organizzarsi l’anno prossimo e puntare alla categoria superiore».
Trova analogie tra questo e il suo Palermo? «Con il Palermo ho vinto tre campionati con presidenti passionali: la sicilianità di Polizzi e Ferrara, la managerialità di Franco Sensi e l’entusiasmo di Maurizio Zamparini. Ma era un altro calcio. Quello di oggi, è più razionale, freddo, programmato, di business, forse meno accettato dalla tifoseria, ma non per questo meno importante. Di sicuro il City avrà grande attenzione e programmazione».