Brescia-Palermo, Maran: «Abbiamo fatto cose da pazzi. Sono orgoglioso di allenare questa squadra»

Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del Brescia, Rolando Maran analizza il match vinto contro il Palermo.

«Siamo stati un po’ timidi nella prima parte, ma sempre tenendo bene il campo. Nella seconda parte abbiamo tolto i timori e ci siamo lasciati andare. Nell’intervallo ho chiesto ai ragazzi di giocare come fanno in allenamento e di arrivare a fine partita senza aver nulla da rimproverarci. Abbiamo messo la voglia di essere dei…pazzi, abbiamo fatto cose da pazzi, ogni tanto bisogna anche esserlo. Ci siamo messi con 8 giocatori negli ultimi 20 metri loro e solo due a difendere».

Cosa non andava nel primo tempo?

«Non facevamo girare la palla come potevamo, hanno sofferto i centrocampisti, nel secondo con più possesso è uscito bene anche Verreth»

Hai chiuso col 4-4-2 e Borrelli e Juric insieme proprio per sfruttare i tanti palloni che arrivavano in area?

«Sì, stavamo mettendo tanti palloni in area e dovevamo insistere. Non so cosa ci facesse lì Adorni, ma va bene (ride, ndr)… Come era successo già l’anno scorso a Genova con la Sampdoria (ride ancora, ndr). Borrelli aveva finito la benzina, ma l’ho tenuto dentro perchè ci serviva anche con la sua fisicità in difesa. Il Palermo ha spinto tanto a destra, eravamo costretti a qualche rincorsa in più. Era successo anche con il Venezia, una squadra di A. Oggi abbiamo affrontato la più grande pretendente alla promozione. Non possiamo pensare di mettere sotto tutti. Dobbiamo anche soffrire e stiamo dimostrando di saperlo fare».

Cosa vuol dire battere una favorita alla vittoria finale?

«E’ bello partire bene, con un pubblico così poi, che capisce anche i momenti e soffre con noi. Sappiamo però che è solo l’inizio e il campionato è lungo».

Anche oggi non è mancato il coro per te, stai quasi chiudendo ormai il cerchio con questa città?

«Per ora abbiamo solo aperto una parentesi…».

Dal mercato ti aspetti ancora qualcosa?

«Pensate che oggi volevo premiare tutti i ragazzi, se avessi potuto li avrei messi tutti in campo. Sono orgoglioso di allenare questa squadra»