Brescia Oggi: “Rondinelle, baratro vicino. Venerdì a Palermo: playout con un pari, se perde e il Perugia vince è in C”

L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sul Brescia che venerdì verrà a giocare a Palermo.

Il baratro non è mai stato così vicino. Colpa dell’ennesimo harakiri del Brescia, che al Rigamonti si fa raggiungere dal Pisa a 11 minuti dalla fine dopo aver sbloccato con l’irriducibile Bisoli all’inizio del 2° tempo. Non restano che i play-out, ma per esserne certi venerdì non bisogna perdere a Palermo: il Perugia, terz’ultimo, è a 3 punti, ha il vantaggio degli scontri diretti (1-2, 4-0) che condannerebbe i biancazzurri in caso di aggancio. E gli umbri ospitano il Benevento già retrocesso come la Spal. Il problema è che i rosanero di Eugenio Corini, nonostante il ko di Cagliari, sono rimasti all’8° posto da soli, quindi in zona play-off. Ma con 3 squadre alle spalle, per essere sicuri di andare agli spareggi per la Serie A, devono battere il Brescia. E si può immaginare che bolgia sarà il «Barbera» venerdì per spingere il Palermo verso il traguardo.

Mai fasciarsi la testa prima di rompersela, ma se la testa resta indenne tutto il resto del corpo di chi vive e respira biancazzurro, cellule e muscoli compresi, si può definire indolenzito solo facendo del blando eufemismo. In vista di venerdì la tensione è già alle stelle, come quella del Brescia nella prima mezz’ora. Contro il Pisa Gastaldello sceglie Adryan alle spalle di Ayé e Rodriguez, per il resto tutto invariato. Tra i toscani gli ex in campo dall’inizio i vecchi capitani Caracciolo e Torregrossa, oltre a Tramoni. Pronti, via e la scena è del Pisa che impegna per 2 volte Andrenacci: notevole la parata del portiere biancazzurro sulla punizione di Mastinu. Più si avvicina l’intervallo e più il Brescia esce dal guscio.

Non può fare altro, il successo è la condicio sine qua non quantomeno per mettersi nelle condizioni migliori per eventuali spareggi. L’inizio del 2° tempo illude. All’8’ Rodriguez conclude una bella iniziativa sulla mancina con un traversone dal fondo, giusto giusto per il destro vincente di Bisoli, appostato a 5 metri dalla porta del Pisa. Succede però che dalla panchina arrivino i cambi: fuori Rodriguez e Adryan, dentro Bianchi e Ndoj (18’); richiamato Labojko per van de Looi (25’). E un minuto prima della rete del Pisa escono Ayé e Bjorkengren rilevati da Niemeijer e Scavone. Le variazioni di Gastaldello non sono determinanti sul pari toscano (34’: centro dalla destra di Morutan e inzuccata assassina di Masucci), ma su quel che resta della partita. Sono inserimenti che peggiorano la qualità della squadra e ne affievoliscono la forza d’urto, che già prima non era chissà che cosa. Troppo frettolosi, magari non dettati dalla necessità di un infortunio, di evitare un’espulsione. Nel finale, con il Pisa sbilanciato alla ricerca del gol che gli spalancherebbe le porte della zona play-off, il Brescia ha spazio per attaccare ma non la forza per incidere, nemmeno quella della disperazione. La forza dovrà averla venerdì a Palermo, a casa Corini. Ma a 90 minuti dalla fine il baratro non è mai stato così vicino.