Brescia Oggi: “La Feralpisalò ammazza grandi mette il Palermo nel mirino”

L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sulla gara tra la Feralpisalò e il Palermo.

Feralpisalò-Palermo racchiude motivi che vanno al di là del semplice confronto sportivo. Numerose iniziative hanno unito i due club, dalle maglie per ricordare i giudici Falcone e Borsellino alla campagna di sensibilizzazione sulla violenza contro i cani. Un legame che, attraverso il calcio, ha toccato i temi della legalità e del sociale. Oggi, al «Leonardo Garilli», Leo, il setter che vive allo stadio «Lino Turina», ed è la mascotte dei gardesani, entrerà in campo guidando la squadra verdeblù. In tribuna saranno inoltre presenti gli amministratori del comune di Capaci, la località ricordata per la strage, e un poliziotto delle scorte.

Buon momento per gardesani e rosanero Entrambe le squadre stanno attraversando un periodo brillante, e vogliono proseguire sulla strada intrapresa. La Feralpisalò dovrà rinunciare agli squalificati Fiordilino, il regista, e Butic, la punta: i sostituti naturali saranno Zennaro e La Mantia. Per il resto gli stessi uomini, e il modulo consueto: 3-5-2. In difesa, quindi: Balestrero, il capitano trascinatore, Ceppitelli e Martella. Tra i pali l’insostituibile Pizzignacco. Esterni Bergonzi, sulla destra, e Felici, schierato sul lato opposto. Mezze ali Kourfalidis e Di Molfetta. In attacco Compagnon a fianco di La Mantia. Letizia è ritornato disponibile, e potrebbe comparire nella ripresa.

Il Palermo, il cui ultimo exploit in trasferta risale a 4 mesi fa, esattamente al 7 ottobre (2-0 a Modena), risponde con il 4-3-3. Assai probabile che il tecnico bresciano Eugenio Corini riproponga la formazione che si imposta nettamente venerdì scorso sul Bari (3-0). Quella rosanero è una autentica cooperativa del gol: sono già 15 i calciatori andati a segno. In B meglio ha fatto solamente il Pisa.  «Bisogna mantenere alta la tensione – sostiene l’allenatore della Feralpisalò, Marco Zaffaroni -, perché ogni gara nasconde insidie ed imprevisti.  Ce ne siamo accorti sabato a Reggio Emilia: 20’ di grande calcio da parte nostra, poi le due espulsioni, e, in 9 contro 11, ripresa completamente cambiata. Indispensabile essere forti, maturi ed equilibrati, pronti a sopperire alle difficoltà. Il Palermo dispone di notevoli individualità – aggiunge -. I giocatori offensivi hanno qualità, e spesso segnano su palle inattive. Sono abili soprattutto nei tempi di inserimento. Occorre quindi ribattere con attenzione, rabbia e cattiveria. Ai miei dico: indipendentemente dai minuti giocati (90, 60 o 40), dimostrate di possedere occhi combattivi».