L’edizione online di “Brescia Oggi” si sofferma sulla battaglia di Cellino contro la Reggina a caccia del ripescaggio.
Oggi, 20 giugno, scade il termine per l’iscrizione ai campionati e il Brescia da giorni ha già provveduto alla fidejussione necessaria per prendere parte alla Serie C 2023-24, come da verdetto del campo. Ma la società biancazzurra non si rassegna e continua imperterrita nella sua battaglia legale. Nella giornata di ieri, con due comunicati distinti pubblicati nel giro di poche ore sul proprio sito ufficiale, è stato chiaramente fatto capire che la battaglia legale va avanti: prima l’annuncio dell’invio di una segnalazione sulle iscrizioni in B al prossimo campionato alla Covisoc, la commissione di controllo dei bilanci delle società calcistiche, e per conoscenza al Coni, alla Federazione italiana gioco calcio, alla Lega di Serie B, ai Ministeri dello Sport e Giovani, dell’Economia e delle Finanze, di Giustizia. In serata il Brescia ha reso noto pure di aver inoltrato alla Procura Federale presso la Figc e alla Procura Generale dello Sport presso il Coni notizia di illeciti amministrativi.
Pur senza nominarla, l’oggetto dei ricorsi e degli esposti celliniani è la Reggina, già penalizzata di 7 punti, poi ridotti a 5, nel corso dell’ultimo campionato in cui i calabresi guidati dall’ex Pippo Inzaghi sono riusciti a qualificarsi ai play-off per la promozione in A. Ma in tutta questa vicenda ci sono delle stranezze, e in questo caso non di parte bresciana. La Reggina, dopo aver chiesto e ottenuto dal Tribunale di Reggio Calabria il via libera alla ristrutturazione del debito con l’erario (15,4 milioni al 31 dicembre scorso, più le tasse dell’anno in corso), è in vendita. La società inoltre entro oggi deve saldare oltre 4 milioni di stipendi arretrati e altri impegni.
Dopo la chiusura delle iscrizioni, bisognerà aspettare fino al 30 giugno quando la Covisoc si esprimerà sulle domande di iscrizione. Poi ci sarà tempo fino al 7 luglio per i ricorsi. Certo, fa specie che la proprietà della Reggina stia facendo di tutto per passare la mano dopo la corsa contro il tempo per avere il via libera del Tribunale. Sarà. Quindi Massimo Cellino non demorde. Ha dato mandato a un advisor di trovare acquirenti per la società ma intanto ha iniziato a muoversi insieme al direttore sportivo Renzo Castagnini per dare un volto alla squadra che dovrà affrontare la stagione 2023-24, qualunque sarà la categoria. Al di là di tutto, va trovato un equilibrio.
Non si può restare appesi a una battaglia, per quanto legittima, senza gettare le basi per il futuro. Il rischio è di trovarsi spiazzati a un certo punto, costretti a raffazzonare una rosa alla bell’e meglio, magari all’ultimo minuto. Con il risultato, magari, di un altro campionato di sofferenza. Questo è il pericolo da evitare. Oggi si saprà se la Reggina si sarà iscritta o no. Il Brescia, intanto, va avanti a suon di segnalazioni sulle irregolarità altrui, vere o presunte. Che non resti con il cerino in mano, però, altrimenti saranno nuovi flop sul campo. Di cui Brescia ne ha abbastanza.