Brescia Oggi: “Che rabbia! La Feralpisalò si inchina al Palermo e alla sfortuna”
L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sulla rabbia della Feralpisalò che ieri è stata sconfitta dal Palermo.
Che rabbia! Sullo 0-0 la Feralpisalò colpisce due volte i legni, con Compagnon e Insigne (sarebbe stata autorete), proprio come il Brescia il giorno precedente a Como. E, non riuscendo a sbloccare il punteggio, al tirar delle somme deve arrendersi a un Palermo dotato di maggiori individualità. È infatti il talento di Ranocchia (rasoiata nell’angolino basso, su assist di Brunori) e Soleri (stacco in acrobazia su traversone di Di Francesco) a fare la differenza. Ciononostante i gardesani lottano sino al termine, accorciano le distanze con Dubickas, e reggono il confronto a testa alta. Avessero segnato qualche minuto prima, avrebbero ancora potuto raddrizzare la situazione negativa.
Peccato. In ogni caso il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. Ma nel calcio i meriti non sempre vengono premiati in maniera equa. Così la squadra di Marco Zaffaroni esce a mani vuote, pur avendo offerto una prestazione di rilievo. Resta il fatto che contro i rosanero la Feralpisalò colleziona la quarta sconfitta in altrettanti incontri. L’Emilia porta bene al Palermo, visto che l’ultimo exploit esterno risaliva al 7 ottobre (2-0 a Modena). Il bresciano Eugenio Corini propone il 4-3-3, ed è soddisfatto della campagna acquisti di gennaio. Al mercato di riparazione la società appartenente allo sceicco Mansur bin Zayd Al Nahyan, proprietario in Inghilterra del Manchester City di Pep Guardiola e negli Stati Uniti del New York City, è stata quella che ha speso di più: 5 milioni e mezzo di euro per il terzino Diakitè dalla Ternana, il centrocampista Ranocchia dalla Juventus (era all’Empoli) e Traorè del Milan. E i frutti si vedono già.
La Feralpisalò sostituisce gli squalificati Fiordilino (regista) e Butic (punta) con Zennaro e La Mantia. Per il resto i soliti uomini, e il modulo consueto: 3-5-2. In difesa, quindi: Balestrero, il capitano trascinatore, Ceppitelli e Martella. Tra i pali Pizzignacco. Esterni Bergonzi e Felici. Mezze ali Kourfalidis e Di Molfetta. In attacco Compagnon a fianco di La Mantia. La cronaca del match Al 5’ Zennaro si incunea, e impegna Pigliacelli: sulla respinta, Di Molfetta è contrato in angolo. La partita si mantiene comunque su ritmi blandi. Le due squadre si controllano a vicenda, e non spingono il piede sull’acceleratore. Preferiscono procedere con prudenza per evitare il rischio di essere prese d’infilata.
Il Palermo usa maggiormente il fraseggio, ma è la Feralpisalò a rompere gli indugi, e a rendersi pericolosa su un’incursione di Felici al 22’: sul suo cross, Compagnon prende la traversa. Sull’azione successiva il portiere alza il tentativo di Ceppitelli. Al 38’ Brunori si smarca in area, e costringe Pizzignacco al tuffo: rimarrà l’unico pericolo creato dagli ospiti nei 45 minuti iniziali. In pieno recupero altre due palle gol per i gardesani. Prima Felici obbliga Pigliacelli a distendersi (e il terzino Lund ribatte il tiro di Kourfalidis), poi Ceppitelli stacca più alto di Ceccaroni, e il portiere vola per spedire in angolo. Nella ripresa gol di nuovo sfiorato (al 21’ traversa di Insigne dopo un cross di Tonetto, e sarebbe stata autorete), e gol immediatamente subito (al 23’ radente di Ranocchia). La Feralpisalò si smarrisce, e fatica a riorganizzarsi. Così busca il secondo (Soleri salta più alto di Martella e indirizza il pallone all’incrocio). Al 46’ altra traversa (la terza della serie nera!): la prende Pietrelli, ma Dubickas è più svelto di tutti, e insacca. Purtroppo manca il tempo per tentare l’assalto finale, come la settimana scorsa a Reggio Emilia. Una sconfitta che comunque non deve far disperare. I gardesani restano a quota 21 in classifica, perdono l’imbattibilità dopo tre turni e 7 punti raccolti, ma guardano già con determinazione alla prossima trasferta contro il Bari.