L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sul Brescia che non molla e vuole la B.
Questa appena iniziata per il Brescia sarà la settimana della verità. Venerdì è atteso il verdetto della Covisoc. L’organismo di controllo dei bilanci della società si dovrà esprimere in merito ai corretti incartamenti e pagamenti effettuati dalle società nella compilazione delle domande di iscrizioni al prossimo campionato di Serie B. Un torneo regolarmente a 20 squadre e non a 21 come ha ribadito nelle scorse Mauro Balata: «Sarebbe una soluzione ingiusta destinata a creare infinità di problemi», le dichiarazioni del presidente della Lega B.
Trema la Reggina, spera il Lecco, sogna il Brescia: 3 società aggrappate al medesimo desiderio di disputare il prossimo campionato di Serie B. La società di via Bazoli è soprattutto concentrata sulla Reggina. Gli amaranto del dimissionario presidente Marcello Cadorna hanno un conto in sospeso tra giustizia sportiva e ordinaria relativa al pagamento dello stralcio del 95 per cento del debito con l’erario di 15,4 milioni, corrispondente a 757 mila euro, del debito concordato col Tribunale di Reggio Calabria. Per il foro calabrese il club avrebbe 30 giorni di tempo, dal 12 giugno. Per la Lega B, sollecitata da Brescia e Perugia, il pagamento andava effettuato entro il 20 di questo mese. In queste settimane la società di via Solferino ha più volte rimarcato agli organi competenti la necessità di seguire le regole. L’8 giugno è arrivata la denuncia da parte del Brescia alla Procura di Reggio Calabria sui numeri del piano di ristrutturazione. Il 17 ’’annuncio del ricorso contro l’omologa ottenuta dal club sull’ormai famigerato debito.
Ma la battaglia del Brescia ha radici ben più profonde. Basti pensare alle parole pronunciate in conferenza stampa il 22 febbraio scorso dal direttore generale Luigi Micheli, che rivelò il mancato pagamento dell’Irpef da parte della società calabrese. La palla passa ora alla commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche dalla quale il Brescia si augura di ottenere giustizia. Successivamente sarà l’ora del pronunciamento della Federcalcio, il 7 giugno. La corsa al ripescaggio difficilmente potrà passare per le incongruenze legate alla domanda presentata dal Lecco. I nerazzurri insistono sul merito sportivo e sui documenti presentati alla Lega sul mancato pronunciamento sulla scelta dello stadio alternativo, l’Euganeo di Padova, unico neo di una domanda arrivata compilata e nei tempi stabiliti. A favore del club dell’estroso patron Paolo di Nunno ci sarebbe la famosa Pec inviata entro il 20 giugno e ritrovata, la presa di posizione del Prefetto di Padova e le parole di Balata: «Con i play-off di Serie C slittati avremmo dovuto dare una proroga».
Ma questa settimana potrebbe portare ad altre novità. Si attendono notizie riguardo al ritorno di Francesco Marroccu, già operativo per conto di Cellino oltre all’annuncio di fine rapporto con Labojko, Karacic e Scavone, in scadenza di contratto. E si dovrà decidere pure Una settimana a poter dire qualcosa anche in termini di allenatore con Massimiliano Alvini, Ivan Javorcic e Marco Zaffaroni tra i candidati. Dipenderà molto dal parere della Covisoc, poi il Brescia potrà iniziare a tessere la tela della prossima stagione.