Brescia Oggi: “Cellino non molla. Vuole andare fino in fondo, scavare nei bilanci della Reggina”

L’edizione odierna di “Brescia oggi” si sofferma su Massimo Cellino che non molla la Reggina e vuole andare in fondo ai bilanci del club granata.

Più passano i giorni e più si fatica a raccapezzarsi. Di sicuro Massimo Cellino ha preso una strada e non intende abbandonarla: vuole andare fino in fondo, scavare nei bilanci della Reggina per dimostrare che non ha i requisiti per iscriversi alla Serie B 2023-24. Il prossimo passo del presidente è un esposto alla Covisoc, la Commissione di controllo dei bilanci delle società di calcio. Intanto, senza dimenticare gli errori che hanno determinato la retrocessone in Serie C, il presidente blocca tutto: individuato l’uomo-mercato (Renzo Castagnini, da lui stesso licenziato a dicembre 2017, nei primi mesi della sua presidenza a Brescia), ora dovrebbe scegliere l’allenatore e soprattutto dare il via al vecchio-nuovo direttore sportivo per le operazioni in entrata e in uscita. Ovvero il mercato.

Ma questa battaglia legale sta bloccando tutto. E chissà se sarà ancora Cellino al timone della società. Il presidente ha dato mandato agli advisor di Pirola Corporate Finance di trovare acquirenti. La società ha sede a Milano e appartiene all’organizzazione Pirola Pennuto Zei & Associati, la stessa che nel 2017 curò la trattativa per il passaggio del Brescia dall’imprenditore rezzatese Marco Bonometti, nel 2014 artefice del salvataggio della società dopo la conclusione dell’era Corioni, allo stesso Cellino. A distanza di 6 anni il presidente del Brescia si è rivolto allo stesso gruppo di professionisti, stavolta per il motivo opposto.

La documentazione dei dati sensibili del club è arrivata sul tavolo di più di un investitore italiano e straniero, americano in primis. E può darsi che quel dossier sia arrivato anche agli occhi di multinazionali che nel calcio ci sono dentro da anni come la Red Bull, proprietaria tra gli altri della tedesca Lipsia e dell’austriaca Salisburgo: ieri si sono diffusi degli screenshot di un televideo che riportava la notizia. Se son rose… metteranno le ali. Intanto, beffa delle beffe, la Reggina ha sfruttato appena in tempo la legge sulla crisi d’impresa grazie alla quale il Tribunale di Reggio Calabria ha dato l’ok allo stralcio del 95 per cento del debito che i granata avevano verso l’Erario: 15,4 milioni di euro fino al 31 dicembre 2022 ridotti a poco più di 700 mila euro.  Come pubblicato da alcuni giornali specializzati, da giovedì non sarà più così agevole avere una transizione fiscale agevolata. L’articolo 25 del decreto legge p.a.- sport è stato approvato giovedì sera dal Consiglio dei ministri. Proprio per evitare un altro caso Reggina. Troppo tardi. Ma Cellino non molla: vuole il Brescia in B.

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Redazione Ilovepalermocalcio