Brescia Oggi: “Cellino in battaglia continua. Ora c’è la Samp nel mirino”

L’edizione odierna di “Brescia oggi” si sofferma su Cellino e la battaglia contro la Samp.

Il silenzio di Massimo Cellino? La quiete prima della tempesta. Ma il presidente del Brescia, in realtà, è un vulcano pronto ad esplodere. E soprattutto a combattere contro tutto e contro tutti, dopo la battaglia (vinta) contro la Reggina per la riammissione in B. Nel mirino ora c’è la Sampdoria. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, Cellino attacca Andrea Radrizzani, fresco proprietario della Sampdoria con Matteo Manfredi, al quale nel 2017, pochi mesi prima di prendere il Brescia, aveva ceduto il Leeds.

La vicenda – La questione è un prestito da restituire in rate annuali. Quella dell’anno scorso non sarebbe stata onorata in tempo. E il numero uno biancazzurro, con i suoi legali, sta valutando addirittura di pignorare le quote della Samp. Cellino sostiene che «Radrizzani ha comprato la Samp mettendo a garanzia lo stadio del Leeds, che però aveva preso grazie a un mio prestito di 9,6 milioni di sterline, che mi deve restituire in rate annuali». Il finanziamento scade nel 2026 e Radrizzani dovrebbe versare oltre un milione di euro all’anno alla società di Cellino che detiene le quote del Brescia:

«Anche in passato non c’è stata puntualità, la rata di quest’anno è scaduta il 31 agosto e non ricevo risposte. Quel denaro serve al mio Brescia. E come fa uno a comprare un club prestigioso come la Samp da risanare se non riesce nemmeno a pagare i vecchi debiti di Leeds?», la riflessione finale. Cellino resta fermo nell’intenzione di cedere il Brescia, ma solo di fronte a un’offerta congrua (il patron vuole una cifra fra i 20 e i 25 milioni di euro) e a un gruppo, un fondo, una cordata affidabili. Non vuole svendere (il Brescia, lo ha sempre detto, è il suo core business) né consegnarlo a persone non in grado di svilupparlo e tenerlo in salute, dal punto di vista sportivo e finanziario. L’umore del presidente Sul mercato Cellino ha agito in pochi giorni. Ha cercato di allestire una squadra che stupisca tutti e cancelli la disgraziata stagione scorsa. Lo ha fatto per rivalsa nei confronti di un ambiente con cui è arrabbiatissimo. Se Gastaldello e la squadra sapranno trasformare la rabbia presidenziale in risultati, sarebbe davvero la quiete prima della tempesta. Di gioia.