L’edizione odierna di Brescia Oggi si sofferma sulla gara vinta ieri dalla squadra di Maran contro il Palermo.
A Parigi come a Mompiano, l’orizzonte è sempre biancazzurro. Anche il Brescia merita una medaglia d’oro, almeno per una notte, trovandosi da solo in testa alla Serie B, in attesa del resto della prima giornata. Nella serata inaugurale del campionato di Serie B 2024-2025, la squadra allenata da Maran ha mostrato tutto il suo valore, degna del tifo e della presenza in tribuna di Giovanni De Gennaro e Anna Danesi, freschi olimpionici nella canoa e nella pallavolo. E si spera che questi campioni di Roncadelle non abbiano lasciato lo stadio prima di assistere al crescendo rossiniano della loro squadra, culminato nel gol al 90’ di Adorni.
La rete decisiva merita di essere raccontata. Nasce da un’altra respinta affannata della difesa del Palermo, sotto assedio sin dal primo minuto del secondo tempo. La palla finisce verso la trequarti, dove Dickmann, con le spalle rivolte alla porta di Desplanches, potrebbe facilmente toccare indietro per il portiere, ma decide di osare. Finta il passaggio all’indietro, lascia l’avversario piantato e trova spazio per fare tre passi e calibrare un cross perfetto. La difesa del Palermo è colta di sorpresa, e Adorni, posizionato a una decina di metri dalla porta, incorna pulito, indirizzando il pallone sul palo lontano. Desplanches, che fino a quel momento era stato insuperabile, non può nulla: la palla entra in rete, e il Brescia vince. A volte, nel calcio, c’è una giustizia.
Il secondo tempo del Brescia è stato una sinfonia, preceduto da una prima parte di grande equilibrio. Il Palermo ha iniziato mostrando i muscoli, cercando di dominare, ma i biancazzurri non si sono fatti intimidire, nonostante le ambizioni e i petrodollari della proprietà avversaria. Il Rigamonti, sempre terreno di pessimisti, ha visto qualche fase di difficoltà per il Brescia, ma lo spirito di squadra ha fatto la differenza: ogni giocatore copriva l’altro, dimostrando abnegazione e sacrificio. Anche se i tiri in porta prima dell’intervallo sono stati pochi, era chiaro che il Brescia poteva sorprendere nella ripresa.
E così è stato. Nella seconda metà, il Brescia è diventato un fiume in piena, aggressivo, bello da vedere e impenetrabile. Lezzerini è stato impegnato solo una volta su un tiro di Ranocchia, mentre il Palermo si è rifugiato sempre più spesso in angolo e nel gioco duro, tollerato inspiegabilmente dall’arbitro Aureliano. Nonostante le proteste, il Brescia ha mantenuto una calma olimpica, trasformandola in una rabbia agonistica lucida e controllata. I biancazzurri sembravano essere in superiorità numerica, talmente erano ben disposti in campo. Nonostante alcuni errori sottoporta, alla fine il gol è arrivato, premiando una squadra che ha corso fino all’ultimo minuto, dimostrando risorse inaspettate. Per una notte, il Brescia è da medaglia d’oro, e l’orizzonte biancazzurro continua a splendere, da Parigi a Mompiano.