L’edizione online di “Brescia Oggi” riporta uno sfogo di Massimo Cellino riguardo alla situazione del club lombardo.
Un autoesonero del re degli esoneri? Se non fosse che non è un inedito, sarebbe così e avrebbe del clamoroso. In un messaggio fatto pervenire in redazione nella serata di sabato 25 febbraio, Massimo Cellino fa balenare un lampo di autocritica e ammette, anche se non apertamente, di essere pronto a lasciare Brescia: «Io personalmente vi garantisco di levare il disturbo quanto prima», la conclusione del messaggio.
Le parole del presidente arrivano dopo l’ennesimo pomeriggio amarissimo per la settima sconfitta consecutiva del Brescia, sempre più a rischio Serie C, e le contestazioni dei tifosi, che per la partita contro il Bari hanno coinvolto anche il direttore generale Luigi Micheli dopo la conferenza stampa di mercoledì: uno striscione della Nord è stato appeso fuori dal Rigamonti lato tribuna.
Cellino riprende la denuncia fatta pubblicamente da Micheli a Torbole Casaglia: «Non c’è bisogno di aggredirmi verbalmente o fisicamente come nei giorni scorsi si è verificato – le sue parole -. Non ho l’impudenza di restare ospite indesiderato in questa città, tantomeno quello di arrogarmi come un intruso alla guida del Brescia Calcio».
Cellino è proprietario della società dal 10 agosto 2017. E all’inizio aveva promesso urbi et orbi di togliere questa piazza «dalla mediocrità a cui tutti ormai si sono assuefatti». Impresa fallita dopo cinque anni e mezzo, segnati – vero – pure dalla pandemia ma che limita appena le sue responsabilità di leader.
A fare andare di traverso il primo caffè della giornata ai tifosi del Brescia, sabato mattina, la notizia dell’acquisto dello svincolato attaccante Marco Sau da parte della Feralpisalò di Serie C. In molti lo avrebbero visto bene con le Rondinelle, tenuto conto che Sau ha vissuto gli anni più belli della sua carriera con il Cagliari di Cellino.
Anche durante la sfida contro il Bari, ripetuti gli inviti al presidente di andarsene: «Ma troverei estremamente vile fuggire in questo momento di difficoltà – riconosce Cellino -. Vorrei che i nostri tifosi supportassero la squadra dandogli la possibilità di superare questo clima di terrore che si respira e a superare questo brutto momento».
La conclusione è la garanzia «di levare il disturbo quanto prima».
Sempre nella serata di sabato, annunciata per giovedì 16 marzo alle 19.30 una camminata per le vie della città fino alla sede del Brescia, partendo dal piazzale Om di via Volturno: «Se Lega Pro sarà, ripartiremo con più determinazione e orgoglio di prima. In Serie C ci siamo già stati dall’82 all’85 e siamo risaliti con un entusiasmo di altri tempi», si legge nel post pubblicato su Facebook del portavoce della Curva Nord Enzo Ghidesi. Ma lo spettro della Serie C aleggia sempre più anche tra i tifosi.