Brescia, l’aria di mare per guarire dal mal di gol e allontanarsi dalla zona pericolosa

Un’altra occasione, forse più ghiotta delle precedenti. Il Brescia si presenta a Palermo con la consapevolezza che un risultato positivo potrebbe allontanare lo spettro dei playout, attualmente distanti solo un punto. L’obiettivo è chiaro: muovere la classifica e ritrovare fiducia in un momento delicato della stagione.
Come riportato da Vincenzo Corbetta su Brescia Oggi, la trasferta in terra siciliana arriva in un momento in cui la squadra di Maran ha urgente bisogno di sbloccarsi. Il Palermo in casa ha un rendimento altalenante, con sole 5 vittorie su 13 partite, e nelle ultime due uscite al Barbera ha raccolto solo un punto (sconfitta 1-2 contro il Pisa e pareggio 2-2 con il Mantova). Tuttavia, la squadra di Dionisi arriva da un netto 3-0 esterno a Cosenza, con una ritrovata solidità offensiva, anche grazie al nuovo acquisto Pohjanpalo, già a quota 2 gol in 3 partite con i rosanero.
Brescia, il problema è il gol: digiuno di 315 minuti
Mentre Dionisi sta risolvendo i problemi offensivi del Palermo, Maran deve ancora trovare la chiave giusta per sbloccare l’attacco biancazzurro, a secco da 315 minuti.
Dalla sua seconda avventura sulla panchina del Brescia, l’allenatore ha cambiato più volte modulo:
4-3-2-1 contro Carrarese e Sassuolo
4-1-4-1 contro la Salernitana
4-2-3-1 contro il Südtirol
In tutte queste soluzioni, il tratto comune è stato l’impiego di una sola punta di ruolo, sostenuta da esterni come D’Andrea e Nuamah, trequartisti come Olzer o persino centrocampisti come Bertagnoli e Besaggio, schierati nel 4-1-4-1.
Ma il problema resta evidente: nelle ultime quattro partite il Brescia ha segnato solo due gol, uno su azione (Bertagnoli contro la Carrarese) e uno su rigore (Borrelli nella stessa partita). Nelle altre tre gare, il nulla.
Maran cambia ancora? Possibile il tandem Borrelli-Moncini
A questo punto, la soluzione più logica potrebbe essere cambiare il modulo e schierare due attaccanti di ruolo. Borrelli e Moncini, che nella scorsa stagione hanno segnato 9 e 12 gol tra campionato e playoff, oggi sono fermi rispettivamente a 3 e 4 reti, ma il Brescia non può più permettersi di fare a meno di loro.
Se il tecnico dovesse scegliere questa opzione, dietro le due punte potrebbe agire D’Andrea da trequartista, sfruttando la sua capacità di saltare l’uomo, anche se finora è stato meno incisivo in fase di finalizzazione.
Le alternative in attacco
Le altre due opzioni per Maran sarebbero:
Mantenere un solo attaccante di ruolo, con Borrelli o Moncini affiancato dagli esterni D’Andrea e Nuamah. In questo caso, la mediana a tre sarebbe composta da Verreth in regia, Bisoli sul centrodestra e uno tra Bertagnoli e Besaggio sul centrosinistra.
Schierare il 4-2-3-1, con Moncini o Bianchi alle spalle di Borrelli, D’Andrea e Nuamah sugli esterni, e una mediana più solida con Bisoli e Verreth.
L’aria di Palermo basterà a svegliare l’attacco bresciano?
La squadra è arrivata ieri a Palermo, atterrando nel tardo pomeriggio in un clima primaverile da 20 gradi, un netto contrasto con il freddo lombardo. Maran spera che questo possa contribuire a “scaldare” i suoi attaccanti, troppo a lungo a secco.
Ma oltre agli aspetti tecnici e tattici, resta il nodo societario: il futuro del club è ancora incerto, con il presidente Cellino che continua a parlare di una possibile cessione, ma senza passi concreti. In questo contesto, la squadra dovrà riuscire a isolarsi per concentrarsi solo sul campo.
L’ennesima occasione per il Brescia è oggi. Riuscirà finalmente a sfruttarla?