L’edizione odierna di “Brescia Oggi” si sofferma sul Brescia che in giornata odierna potrebbe addirittura tornare in serie B.
Il futuro del Brescia potrebbe essere svelato già oggi. Ben prima del 30 giugno, data entro la quale è chiamata a esprimersi la Covisoc, o del 7 di luglio, giorno del pronunciamento della Figc. L’ipotesi di un immediato ritorno in Serie B prende sempre più corpo, da qui la quotazione al 75 per cento nel nostro borsino del ripescaggio. C’è grande fermento per la riunione di Lega, in agenda oggi alle 18 nella sede milanese di via Rosellini. Massimo Cellino si aspetta che i vertici del calcio cadetto si esprimano a favore dell’estromissione dal campionato del Lecco a favore della riammissione immediata del Brescia.
Il club ha provveduto a inviare al Collegio di Garanzia la richiesta di annullamento dell’irricevibilità della domanda di partecipazione alla prossima Serie B. La società lacustre, neopromossa in Serie B dopo 50 anni d’attesa, è la vittima sacrificale sull’altare del patron sardo. Ancor più della Reggina, altra squadra nel mirino di Cellino, sulla quale pesa ora il parere della Covisoc su pagamento degli stipendi e pendenze fiscali e previdenziali, dove il vero oggetto della contesta sono i 757 mila euro relativi al piano di ristrutturazione del debito con Agenzia delle Entrate e con altri creditori concordato col Tribunale di Reggio Calabria. La scadenza, fissata dal tribunale il 30 giugno, è successiva rispetto a quanto previsto dall’ordinamento sportivo. Ad aggravare la situazione sulle rive dello stretto sono arrivate le dimissioni del presidente Marcello Cardona e dell’intero consiglio d’amministrazione.
Una scelta che ha spiazzato, e non poco, la Lega e i tifosi reggini. In una nota ufficiale il presidente Mauro Balata si è detto «preoccupato» per la situazione venutasi a creare nella società amaranto ribadendo «la difficile armonizzazione di alcune disposizioni sulla crisi di impresa rispetto alla specificità dell’ordinamento sportivo». Qui spettatore, il Brescia entra prepotentemente in campo per il caso-Lecco. Incredibile ma vero l’assist a porta vuota fornito dal patron dei lacustri Paolo Di Nunno. La vincitrice dei play-off di C non ha indicato nei tempi stabiliti lo stadio nel quale disputare le partite della prossima B (il Rigamonti-Ceppi non è a norma). La sede scelta, l’Euganeo di Padova, è stata comunicata in ritardo mettendo a serio rischio la partecipazione alla prossima B. La rigidità del regolamento è nota a tutti.
Per questo Massimo Cellino e il dg Luigi Micheli hanno trascorso gran parte di ieri al telefono con i vertici del calcio e dello sport italiano per far valere i propri diritti. In caso di estromissione del Lecco si aprirebbe un’ulteriore battaglia: da una parte il Brescia, pronto a far valere il diritto di ammissione al campionato, dall’altra la matricola pronta a puntare sul merito sportivo e il tempo esiguo per la compilazione delle carte. In queste ore si vocifera di una B 2023/24 a 21 squadre sempre che la Reggina sia in regola coi pagamenti. In ogni caso il Brescia è ben messo e spera, già da stasera, in un clamoroso ritorno in cadetteria.