Brescia, due ruggiti da vera Leonessa. Playout azzannati

L’edizione odierna di Brescia Oggi si sofferma sul pari del Brescia in casa del Palermo e i playout conquistati.

Due ruggiti da vera leonessa. Il Brescia gioca una ripresa da grande squadra, rimonta il Palermo escludendolo dai play-off e si guadagna (sissignori) il diritto a un’altra chance-salvezza. E grazie alla sconfitta interna del Cosenza contro il Cagliari, lo farà nelle migliore condizioni: andata giovedì 25 maggio in Calabria, ritorno il 1° giugno al Rigamonti. E non importa se, al Barbera, si perdono altri 10 anni di vita. Il Brescia rimane appeso a un filo fino all’ultimo secondo ma salva la ghirba e ottiene il massimo che poteva vista la situazione in avvio.

La serata di Palermo ha un inizio tremebondo per il Brescia, che nella partita della vita non resiste nemmeno 5 minuti, il tempo per Brunori di sorprendere Karacic e di infilare Andrenacci con un destro ciclonico sotto la curva di tifosi rosanero. Per buona parte del 1° tempo la squadra di Gastaldello è in balia dell’avversario. Ma certo non l’aiuta l’arbitraggio di Maresca, che al 22’ nega al Brescia un rigore evidente per un fallo di mano di Nedealcearu su Bisoli, impedendogli di liberarsi davanti a Pigliacelli. E poco dopo è sospetto un intervento dell’ex Mateju su Rodriguez, lanciato in area.

Due lampi nel buio. Gli oltre 30 mila del Barbera trascinano i rosanero che attaccano con veemenza, anche se con poco costrutto ma sufficiente al 41’ per raddoppiare e per segnare la gara. Brunori scatta sulla sinistra e appoggia a Tutino che appoggia comodamente alle spalle di Andrenacci. Sembra finita, anche se da Perugia arrivano notizie confortanti: il Benevento è scia che rientra dopo l’intervallo è una squadra che gioca un ottimo calcio, quantomeno disputerebbe un campionato con qualche soddisfazione. A Gastaldello basta un cambio (fuori l’impalpabile Adryan, dentro Listkowski) per cambiare il Brescia. Soprattutto muta l’atteggiamento dei biancazzurri, che prendono decisamente in mano il pallino del gioco.

Non hanno più nulla da perdere, rischiano il tutto per tutto e in 2 minuti accorciano con Rodriguez e pareggiano con Ayé di testa, splendidamente servito da Huard. Non pago del pari il Brescia continua ad attaccare, ma intanto il Perugia ribalta il Benevento, per non piombare direttamente in C bisogna tenere il pari, risultato che va bene anche al Palermo visto che il Pisa è sotto in casa con la Spal, e Reggina-Ascoli è in parità. Il finale è una girandola di sostituzioni e un frullato di stati d’animo, più che di emozioni. Il tempo passa lento, lento. Dopo il 90’ accade nell’ordine: il Benevento pareggia a Perugia, la Reggina passa in vantaggio con l’Ascoli e gli umbri ripassano avanti al Curi. Maresca fa continuare all’infinito ma il Brescia è grande nel mantenere i nervi saldi. E quando i 7 minuti di recupero diventano quasi 10, finalmente la fine. Ora i play-out ma il doppio ruggito da vera leonessa del 2° tempo fa sperare.

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Redazione Ilovepalermocalcio