Brescia, Borrelli: «Segno e cresco come Toni. Il Palermo se n’è accorto»
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato un’intervista a Borrelli, calciatore del Brescia andato a segno contro il Palermo.
In un calcio italiano che cerca con il lanternino attaccanti nostrani per la Nazionale, da lontano e timidamente avanza la sua candidatura anche Gennaro Borrelli. Uno che ha l’azzurro dentro. Per il momento, quello del Brescia.
Domenica compie 24 anni, gli stessi che aveva Luca Toni quando esplose a Brescia. «Sabato mio padre tornando dalla partita l’ha incontrato all’autogrill… Un segno del destino. Senso del gol, forza fisica: aveva tutto! Lui lavorato tanto: se lo fanno i campioni, a maggior ragione lo devo fare io».
Anche lei è un gigante (197 cm) grezzo come lui. O come…? «Ibra resta il numero uno assoluto. Poi Haaland, perfetto: penso alla sua forma mentale, sbaglia un gol e invece di abbattersi segna subito dopo».
Toni arrivò in Nazionale a 27 anni, a lei ne mancano tre… «Calma, io non ho grandi traguardi, ne inseguo uno alla volta. Ora cerco di aiutare il Brescia a fare i playoff, poi vediamo».
Il Brescia spenderà 2,8 per riscattarla: li merita? «Le valutazioni non le faccio io, ma il mercato. Se valgo così tanto è una soddisfazione».
Il gol di tacco al Palermo è il più bello dei suoi 8? «No, meglio il primo a Lecco».
Sabato ha fatto anche il primo di testa. «Finalmente!».
E’ pronto a sfidare il Parma? «Abbiamo rispetto, ma è una partita come le altre, da affrontare dando il massimo e con spensieratezza. Siamo cresciuti, ce la giochiamo con tutti. Il Palermo se n’è accorto».